Da sempre oggetto di sospetti e vessazioni, di persecuzioni e genocidi (si pensi ai 500mila Rom e Sinti massacrati dai nazisti), il popolo Rom è una delle più antiche minoranze del Vecchio continente, tra le più dinamiche e radicate. Eppure di loro non sappiamo nulla, a partire dal fatto che usiamo Rom come sinonimo di "zingari", mentre invece si tratta di uno dei cinque gruppi etnici (oltre a Sinti, Kale, Manouches e Romanichals) che costituiscono la popolazione romanì. Per la prima volta, uno studioso Rom italiano ci offre una storia complessiva di questo popolo, dalle migrazioni originarie alla situazione contemporanea, abbracciandone la cultura e i valori sociali, le espressioni artistiche, fino alle organizzazioni politiche. Questo racconto ci restituisce l'identità "invisibile" dei Rom, l'evoluzione di tradizioni e valori millenari tramandati nella quotidianità: un'identità ignorata dagli stereotipi dei campi nomadi che trasformano gli errori di pochi in colpa collettiva; relegata nel ghetto della povertà ed esclusione sociale dalle stesse associazioni di pseudo-volontariato; annientata, infine, dall'attuale politica di assimilazione attraverso la Romfobia. Appartengono alla popolazione romanì celebri attori come Michael Caine, Bob Hoskins, Yul Brynner, Rita Hayworth, il calciatore Michael Ballack, professori di prestigiose università, persino un Premio Nobel, un Principe, un Presidente della Repubblica e un Beato. Prefazione di Moni Ovadia. )
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