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Più che un concerto è un documentario. Le immagini del concerto sono intervallate dalle riprese di Roger Waters in pellegrinaggio sulla tomba di suo padre ad Anzio. Dal punto di vista musicale, seppur bello, il prodotto non è eccezionale, ma è molto toccante la descrizione dello stato d'animo del signor Floyd. Mi aspettavo un concerto vero e proprio e sono rimasto spiazzato, ma allo stesso tempo sono rimasto piacevolmente colpito dal documentario. Non mi aspettavo potesse piacermi così tanto. Fatto veramente bene e non annoia. Se siete Floydiani genuini, dal profondo del cuore, acquistatelo ad occhi chiusi. Arricchirà la vostra passione nei confronti di Waters.
Il film della riproposizione di "the wall - tour" di Roger Waters (Pink Floyd) nei palchi di tutto il mondo, questo DVD non è solo la presa diretta di un concerto, ma è stato fatto un vero e proprio lavoro di montaggio con scene che ripercorrono la storia dell'album e dell'attualità che si collega al tour ed il disco, Roger Waters è il protagonista indiscusso.
Rilettura dell'autore di uno dei memorabili album e concerti dei Pink Floyd, di cui Waters era la fucina delle idee. Musica, concerto, immagini, costruzione scenica perfette per denunciare gli abusi del potere, la guerra, la violenza di ogni tipo e per ricordare quanto la libertà sia importante. Per questo la testimonianza autobiografica di Waters che va a visitare la tomba del nonno e del padre, morti nelle due devastanti guerre europee, e di altri martiri della libertà. Un film-concerto grandioso e magnifico, militante, intimo e commovente. Un capolavoro di idee, di musica, di parole e di immagini.
Recensioni
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Un nuovo capitolo più che valido nella straordinaria storia cinematografica dei Pink Floyd
Trama
La storia di Roger Waters e The Wall prende un'altra piega. Nel film che lo stesso bassista ha firmato assieme a Sean Evans non c'è solo la ripresa di una delle date del tour del 2013, in cui veniva suonato e messo in scena dal vivo tutto l'album The Wall con una coreografia elaborata e complessa, ma anche un'aggiunta. I brani sono intervallati da immagini che mettono in scena il viaggio in macchina di Waters stesso prima in Francia e poi in Italia. Il musicista si muove con un amico, poi con i figli e infine con figure immaginarie verso le tombe di suo nonno, morto nella prima guerra mondiale in Francia, e suo padre, morto nella seconda guerra mondiale vicino Anzio. Intanto sul palco tra proiezioni e ingerenze totalitariste viene costruito e distrutto il muro.
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