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Una rivoluzione per lo Stato. Thomas Paine e la Rivoluzione americana nel Mondo Atlantico - Matteo Battistini - copertina
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Una rivoluzione per lo Stato. Thomas Paine e la Rivoluzione americana nel Mondo Atlantico - Matteo Battistini - copertina

Descrizione


Who is the author of Common Sense? Dopo la pubblicazione del pamphlet che, nel 1776, diede agli americani la spinta decisiva per dichiarare l'indipendenza, questa domanda circolò nei giornali delle colonie americane, della madrepatria britannica e nei salotti illuminati francesi. In qualche modo questa domanda cerca ancora una risposta, non fosse altro perché l'opera di Thomas Paine (1737-1809) si presta a nuove scoperte. Il suo pensiero contribuì alla definizione di concetti politici moderni quali costituzione, governo rappresentativo e diritti dell'uomo, mostrando come il successo delle rivoluzioni democratiche fosse legato all'emergere della società commerciale nel mondo atlantico. Paine ha accompagnato la fondazione dello Stato americano, quello Stato che, avendo superato per primo la condizione di colonia europea, avrebbe considerato la propria storia nazionale come apogeo della storia mondiale. In effetti solo la ricostruzione della sua opera all'interno della storia delle rivoluzioni atlantiche può dare una risposta adeguata a quella domanda.
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Dettagli

2012
31 maggio 2012
VII-257 p., ill. , Brossura
9788849833690

Voce della critica

Uno "scomodo intruso": così l'autore definisce Thomas Paine nelle conclusioni di questo rigoroso e interessante lavoro. "Scomodo" perché "i gruppi popolari rivendicarono sempre la sua penna, nonostante il suo inequivocabile sostegno all'accentramento politico e amministrativo". "Intruso" perché l'ex artigiano quacchero "non venne mai accettato fino in fondo dall'élite politica nazionale, federalista e repubblicana, che rimase sospettosa rispetto alle sue aspirazioni politiche". Tanto che John Adams, il suo principale e più potente avversario politico nell'America indipendente, lo definì un "incrocio fra un porco e un cucciolo, procreato da un cinghiale selvaggio e da una cagna", ma non poté negare che avesse segnato un'epoca. Battistini mostra come il percorso teorico e politico di Paine consenta di "inquadrare l'incerta e complessa origine e formazione degli Stati Uniti d'America nel duplice processo di costruzione dello Stato e transizione al capitalismo che ampliava e trasformava l'Europa, oltre il suo confine geografico, verso il mondo atlantico". Il risultato è un nitido ritratto a tutto tondo, che trascorre, in quattro densi capitoli, dalla crisi dell'impero alla rivoluzione, alla "legittimazione del progetto politico mercantile volto alla costruzione continentale dello Stato americano", alla controversa collocazione di Paine fra le due sponde dell'Atlantico, a cavallo fra due rivoluzioni, l'americana e la francese. Battistini getta le basi per rispondere alla domanda "chi è l'autore del Common Sense?", che echeggiò quasi due secoli e mezzo fa nei giornali delle colonie nordamericane. Ferdinando Fasce

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