Il libro dei libri di Eugenio Baroncelli si arricchisce di un nuovo tassello. Dopo Gli incantevoli scarti. Cento romanzi di cento parole, eccolo misurarsi con i risvolti di copertina: ancora una volta la biblioteca ideale di questo scrittore, che rappresenta un unicum nella letteratura di oggi, viene presentata in maniera essenziale, sfrondata di ogni orpello letterario, di ogni inutile attributo.
«Baroncelli è un virtuoso della vita altrui. Perché divora migliaia di pagine per partorire una stilla di cristallo o una pietra dura. Osserva vite e ne riporta tracce altissime, talvolta infime o persino ordinarie. E così, leggendo le sue pagine ti sembra di essere parte di quell’umanità descritta, che riabilita tutte le vite, anche la tua» - Roberto Saviano, l’Espresso
Ridurre, sostiene Baroncelli, è il tormento di chi scrive i risvolti di copertina, essi infatti devono in maniera essenziale cogliere il senso di un libro, attrarre l’attenzione del lettore nello spazio di un momento, fare scattare la scintilla. Ma questi raccolti in questo volume sono risvolti speciali, sono risvolti di vite altrui, che l’autore definisce un Breviario. Baroncelli spazia tra vite tra loro lontanissime: da Defoe, «l’inventore di quella forma di truffa che chiamiamo il romanzo moderno», a William Harrison, che fu presidente degli Stati Uniti per soli 30 giorni, record battuto però dal presidente messicano restato in carica per tre quarti d’ora. C’è poi il pilota di aerei che non potendo staccare le mani dalla cloche per cavare dal taschino l’orologio, indusse Cartier a inventare l’orologio da polso, o Anna Snitkina che in soli venti giorni, e venti notti, stenografò Il giocatore che Dostoevskij le dettava. E i libri si combinano con la memoria, le biografie con la letteratura, dando luogo a un’opera che non è virtuosismo ma che davvero congiunge letteratura e vita.
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