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Ottimo libro, quasi una favola con radici nella realtà scientifica. Le considerazioni socio-filosofiche della pecora Dolly, clonata e consapevole, sono perle di saggezza per il genere umano. Mi ha ricordato in alcuni tratti "la fattoria degli animali" di Orwell con gli animali protagonisti e gli uomini quasi comparse. Uno scritto che fa riflettere sul rapporto uomo-animali e con ciò ha già assolto, oltre al piacere della lettura, ad un compito educativo. Scritto bene, scorrevole e commovente in alcuni punti. Di sicuro fa pensare al passaggio ad un'alimentazione vegetariana. Complimenti all' Autore.
La nascita di Dolly "ha rotto un dogma scientifico". La clonazione di Dolly non e' stata soltanto un passo senza precedenti per la ricerca scientifica, ma ha segnato un'epoca. La sua nascita annunciata dal "padre" Ian Wilmut è stata divulgata come evento entusiasmante ed incredibile, poi agli entusiasmi iniziali sono subentrati timori ed apprensioni. La clonazione degli animali oggi è al centro di infinite discussioni e può essere vista come un progetto da ampliare o come un capitolo da chiudere immediatamente della scienza. Il merito più grande di Wilmut sta nell'essere riusciti a sincronizzare il nucleo e il citoplasma di due pecore per una nuova vita; ma solo Antonio G. Sangineto con "Il Riscatto di Dolly" ha dato identità e dignità ad un essere vivente, sia pur figlia della Scienza, con un uno romanzo fiabesco. Evidenziando, con uno stile semplice ed un lessico chiaro, che gli animali sono in grado di percepire e ricordare, hanno credenze, desideri e preferenze; sono in grado di agire intenzionalmente in vista del soddisfacimento dei propri desideri e del conseguimento dei propri obiettivi; hanno un'identità e sono in grado di avere esperienze. Soprattutto, "sanno soffrire". Oggi sappiamo che gli animali ci servono molto più di quanto non serviamo noi a loro e che da noi esseri umani dipende ormai il futuro di ogni altra specie vivente: saremo in grado di esercitare consapevolmente la grande responsabilità che grava su di noi, trovando il giusto equilibrio fra diritti e doveri, tra le esigenze dell'economia e quelle insopprimibili della natura? A Sangineto il merito di aver riscattato Dolly, ma ora tocca a noi umani l'arduo compito di riscattarci. IL RISCATTO DI DOLLY è un viaggio tra mille emozioni. ASSOLUTAMENTE DA LEGGERE!
Un buon libro ossigena cuore e cervello. Anima e mente. Leggendo "Il riscatto di Dolly" ho provato senza dubbio tenerezza verso quella creatura pura, limpida come solo due specie sono capaci di essere: i bambini e gli animali. Non a caso, questi ultimi li definisco degli eterni bambini, perchè capaci di non alterare, crescendo, la magia del gioco, della curiosità, della bontà, della genuinità e della condivisione. Ancora una volta un animaletto ci dimostra di quanto l'uomo riesca ad usare la sua intelligenza contro se stesso credendo di poter, grazie ad essa appunto, decidere il destino del mondo stravolgendo e modificando ogni legge della natura. Antonio G. Sangineto ha il merito di averci mostrato il punto di vista del "prodotto" geneticamente modificato, ma soprattutto la sofferenza che può provare un essere a sentirsi figlio di uno studio, di una manipolazione, di un abuso di intelligenza. Anche sentimenti in contrasto tra loro. Graditudine e rabbia che si scontrano impedendo il formarsi di un'identità autentica. la dolce Dolly affronta la delusione dandoci un grande insegnamento valorizzando il sentimento dell'amicizia che si sposa con l'istinto materno. Spero che questo libro possa scuotere parecchie coscienze che giustificano ogni gesto di contraffazione con la necessità di migliorare la vita. Peccato che in questo modo di vita ne rimarrà poca.
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