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Anno edizione: 2020
Anno edizione: 2020
Un punto di vista originale su argomenti centrali nel dibattito pubblico di oggi elaborato attraverso un racconto analitico capace di mettere in relazione fenomeni apparentemente distanti tra loro; ma soprattutto un invito ad abbandonare il porto sicuro dell'identità per porsi sfide più ambiziose e domande più inquietanti, proprio come quelle che ci pone il desiderio.
«Elisa Cuter attraverso stimolanti domande e aneddoti personali indaga le teorie del femminismo contemporaneo mettendole spesso in crisi» - Alessandro Beretta, la Lettura
Fin dalla storica domanda di Sigmund Freud «cosa vuole la donna?», la questione del desiderio è intrinsecamente legata alla differenza di genere e in particolare al femminile. Un femminile basato proprio sull'impossibilità di rispondere a tale domanda: un oggetto misterioso, un «altro» su cui ci si interroga. Partendo da Non è la Rai, passando per il #metoo, gli incel e l'educazione sessuale, Elisa Cuter indaga quella che viene percepita come l'attuale «guerra tra i sessi», e arriva a ribaltare alcuni luoghi comuni del femminismo mainstream, chiedendosi se abbia ancora senso rivendicare un'identità storicamente costruita come subalterna. Ripartire dal desiderio, incrociando e mescolando personal essay, psicoanalisi, filosofia e sociologia, cinema e cultura pop, cerca di determinare il senso presente dell'equazione «il personale è politico» (lascito fondamentale della riflessione femminista) e offre una critica radicale del moralismo che si è impossessato del discorso politico.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'autrice tratta temi, tipo l'etica o l'essenzialismo, o la politica, di cui evidentemente ha un'idea davvero superficiale (l'etica, di cui liberarsi in quanto noiosa e poco sexy, è inevitabilmente l'elenco delle Cose Giuste da Fare dettato dalla Madre... visione in tutta evidenza a dir poco adolescenziale; oppure la natura vista come determinismo; il "calcoli" del capitalismo, ecc ecc). Ma la cosa più confusa è pensare che il particolarismo erotico (in particolare, nel riconoscimento di un quid di genialità in ciò che si desidera), giusto o sbagliato che sia, abbia o possa avere un contenuto "di sinistra" (è inequivocabilmente "di destra"). Mi ricorda tanti discorsi del '77, le dichiarazioni di Paperina al Parco Lambro, il sesso libero che avrebbe portato alla rivoluzione... e invece non è andata così, sarebbe anche ora di ragionarci sopra. Di solito si leggono i saggi per chiarirsi le idee, qui invece succede il contrario, i piani e le definizioni vengono continuamente confusi. Comunque non ho messo una stella perché tanta ingenuità mi ricorda di quando eravamo piccoli, e insomma fa tenerezza.
Libro imprescindibile per comprendere ciò che non parrebbe comprensibile ai più.... Oltreché imperdibile!!! Tutto questo io solo lo penso, ma Loredana Lipperini lo ha ben descritto in una sua mirabile recensione!
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