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Prima dell'Oscar e del girone infernale del Marvel Cinematic Universe, la Zhao firma un film molto delicato e dal sapore quasi "neorealista". Ed è semplicemente toccante.
Bellissima storia nella terra dei Sioux, sul riscatto di un cowboy, costretto, a seguito di un incidente, a rinunciare al suo sogno di fare rodei. Il film mette bene in evidenza il rapporto profondo tra l'uomo ed il suo cavallo, tra l'uomo ed il suo territorio. Emozionanti le riprese, all'alba ed al tramonto, delle pianure di Pine Ridge. Bella prova della regista cinese Chloe Zhao, di recente multipremiata con il film Nomadland. Vivamente consigliato.
THE RIDER racconta la storia di Brady, una giovane stella dei rodeo costretto da un brutto incidente a rinunciare alle competizioni. Ma la passione è una forza indomabile, come un cavallo selvaggio, e mette in discussione le responsabilità e i legami, con la famiglia, con gli amici, con la terra. La regista cinese Chloé Zhao mette in scena un western intimo, malinconico, estremamente realistico grazie anche agli autentici protagonisti di questa storia, ambientato in un'America lontana dalla nostra visuale, quella che non consideriamo quando pensiamo sempre che alle elezioni vinceranno i democratici, lì dove il sogno americano si riduce a restare in sella un secondo in più prima di essere disarcionati. The Rider è esistenzialismo, identità, riadattamento al fine di cavalcare letteralmente sul dolore. È poesia per immagini, grazie all'atmosfera creata da luce e paesaggi naturali, alla forza dei movimenti, alla polvere delle cadute, al soffio di vento sulla criniera. Un film che era ai primi posti in moltissime liste di fine 2018 e che si è aggiudicato il più importante premio della critica americana, ma uscito in sordina la scorsa estate e subito finito nel dimenticatoio. Dategli un'altra possibilità.
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