Registrato allo Staatsoper Stuttgart, il 3 ottobre 2002 e il 12 gennaio 2003.Terza giornata, in un prologo e tre atti, del ciclo dell’
Anello del Nibelungo (insieme a
L’oro del Reno,
La Valchiria e
Sigfrido) di Richard Wagner, su suo libretto.
PersonaggiSiegfried (tenore)
Gunther (baritono)
Alberich (baritono-basso)
Hagen (basso)
Brünnhilde (soprano)
Gutrune (soprano)
Waltraute (mezzosoprano)
Le tre Norne (contralto, mezzosoprano e soprano)
Woglinde (soprano)
Wellgunde (mezzosoprano)
Flosshilde (mezzosoprano)
PrologoSul colle delle valchirie, presso il frassino del mondo da cui Wotan ricavò la sua lancia, mormorano memorie e vaticini le tre Norne, le Parche notdiche. Il filo dell’oro del destino che stanno filando a un certo punto si spezza. È il segno che il regno degli dei è alla fine, e le Norne sprofondano con alti lamenti negli abissi presso Erda. È l’alba; da una grotta esce Brünnhilde con Siegfried, che deve partire per le gesta cui lo chiama il destino. Brünnhilde gli dà in pegno d’amore il suo cavallo Grane, e Siegfried in cambio le dà l’anello del Nibelungo, ignaro della maledizione a esso legata. E inizia il suo viaggio risalendo il Reno.
Atto ISiegfried è giunto nella reggia dei Ghibicunghi, figli di Gibich e Grimhilde: Gunther e Gutrune. Loro fratellastro, nato dall’adulterio di Grimhilde con Alberich, è Hagen, educato dal padre alla brama dell’oro e dell’anello. È lui che insinua in Gunther il desiderio di conquistare Brünnhilde. Gli spiega che solo Siegfried è in grado di attraversare la cortina di fiamme che protegge la valchiria. È necessario che l’eroe sia in potere di uno di loro, di Gutrune a esempio. Così Gunther offre a Siegfried un filtro preparato da Hagen; e l’eroe, quando lo beve, non solo arde di passione per Gutrune, ma dimentica il suo passato. Egli chiede a Gunther la sorella, e si sente rispondere che l’otterrà, ma che prima deve aiutarlo a ottenere Brünnhilde. La valchiria intanto riceve la visita della sorella Waltraute, che la scongiura di restituire l’anello alle figlie del Reno perché venga evitata la fine degli dei preannunciata da Wotan. Brünnhilde rifiuta, l’anello è un pegno del suo sposo, e Waltraute si allontana desolata. Preceduto dal suono del corno, arriva Siegfried che, secondo il consiglio di Hagen, grazie all’elmo magico ha assunto le sembianze di Gunther. Brünnhilde, che non può riconoscerlo, gli resiste, ma Siegfried le strappa l’anello.
Atto IIDavanti alla reggia dei Ghibicunghi, Alberich dà gli ultimi suggerimenti al figlio Hagen. Sopraggiugne Siegfried che, riacquistate le proprie sembianze, annuncia la riuscita dell’impresa e che le nozze di Brünnhilde con Gunther verranno presto celebrate insieme alle sue con Gutrune. Sopraggiungono Gunther e Brünnhilde, al quale, vedendo Siegfried accanto a Gutrune e scorgendogli l’anello al dito, si sdegna e l’accusa apertamente di averla tradita. Annebbiato dal filtro, Siegfried ricorda soltanto di avere conquistato l’anello a un drago vinto e ucciso, e giura di non aver mai posseduto Brünnhilde. Hagen non ha difficoltà a incitare Gunther e Brünnhilde, che si credono entrambi traditi, alla vendetta; anzi si offre di uccidere egli stesso l’eroe durante la caccia, l’indomani. Brünnhilde rivela che l’invulnerabile Siegfried può essere ferito in un solo punto, la schiena.
Atto III (Scena I)In una valle sulle rive del Reno, Siegfried vede emergere dall’acqua le figlie del Reno che gli chiedono l’anello. Siegfried rifiuta e le Ondine si immergono nuovamente nel fiume, dopo avergli predetto la morte. Arrivano Gunther e Hagen. Quest’ultimo dà all’eroe un filtro che restituisce la memoria, e Siegfried rievoca la sua vita, compresa la conquista della valchiria. Questo racconto rinfocola l’ira di Gunther, che non gli perdono di aver posseduto Brünnhilde. S’alzano a volto due corvi, uccelli sacri a Wotan. Siegfried si volge a osservarli e Hagen lo trafigge prontamente nel punto indicato da Brünnhilde. Così muore Siegfried e al suono di una marcia funebre il suo corpo viene portato su uno scudo alla reggia.
Atto III (Scena II)Alla reggia, Gutrune svenie sul corpo di Siegfried. Hagen pretende l’anello, Gutrune glielo rifiuta e viene da lui uccisa. Ma quando Hagen fa per prendere l’anello, la mano del cadavere si leva minacciosa. Brünnhilde, che ormai sa la verità, ed è ijn preda a un cupo e disperato rimorso, si avanza. Fatto innalzare un rogo, toglie dal dito di Siegfried l’anello e se lo infila, affinché dalle proprie ceneri venga restituito alle figlie del Reno. Poi, invocati gli dei, dà fuoco alla pira e, salita sul suo cavallo Grane, entra con lui tra le fiamme accanto alla salma di Siegfried. Il Reno straripa dagli argini, le Ondine avanzano e raccolgono l’anello. Hagen si lancia nel fiume per riprenderlo, ma loro stesse lo afferrano e lo trascinano nel profondo delle acque. Rossi bagliori nel cielo annunciano che le fiamme stanno divorando il Walhalla, dove Wotan attende la propria fine e quella di tutti gli dei.
(fonte:
Enciclopedia della Musica Garzanti)