Spettacolo registrato al Palau de les Arts "Reina Sofia", Valencia, nel 2008.Prima giornata, in tre atti, del ciclo dell’
Anello del Nibelungo (insieme a
L’oro del Reno,
Sigfrido e
Il crepuscolo degli dei) di Richard Wagner, su suo libretto.
PersonaggiSiegmund (tenore)
Hunding (basso)
Wotan (basso-baritono)
Sieglinde (soprano)
Fricka (mezzosoprano)
Brünnhilde, valchiria (soprano)
Le altre valchirie sorelle di Brünnhilde (soprano, mezzosoprano o contralto)
Atto INella capanna di Hunding, marito di Sieglinde, entra esausto uno straniero. Sieglinde lo conforta e lo invita a restare fino al ritorno di Hudling. Costui, ritornato, gli chiede chi sia. E il giovane straniero narra che un giorno, al rientro dalla caccia insieme col padre Wolfe, aveva trovata la casa bruciata dai loro nemici, i Neidinge, e rapita la dolce sorella gemella. Poi, incalzato dagli stessi nemici, aveva perso anche le tracce del padre. Dal racconto Hunding riconosce, nel giovane, Siegmund, e gli si rivela appartenente alla schiatta dei suoi nemici. Ma poiché l’ha trovato in casa sua, presso il suo focolare, e le leggi dell’ospitalità sono sacre, aspetterà l’indomani per battersi con lui all’ultimo sangue. Mentre Sieglinde versa un sonnifero nella consueta bevanda notturna di Hunding nell’inconscio desiderio di salvare Siegmund, questi, che già ama Sieglinde, pensa alla spada che il padre gli promise nell’ora del pericolo. Le fiamme del focolare, improvvisamente ravvivatesi, rivelano, affondata fino all’elsa nel frassino intorno al quale è costruita la capanna di Hunding, una spada. Sieglinde gli spiega che vi fu infissa il giorno delle sue nozze con Hunding da un vecchio viandante apparso all’improvviso, che la destinò a dar vittoria a colui che avesse forza di ritrarla dal tronco. Travolti dalla passione, i due si gettano l’uno nelle braccia dell’altra, pur riconoscendosi fratelli. Nell’incantevole notte primaverile, un colpo di vento spalanca la porta. Siegmund svelle la spada dal frassino e le dà nome Notung (figlia della Necessità): poi fuggono insieme.
Atto IISulla selvaggia altura dimora delle valchirie Wotan chiama Brünnhilde, la prediletta, perché voli sullo scalpitante cavallo a portar vittoria a Siegmund nell’imminente duello con Hunding. Interviene irata Fricka, legittima moglie di Wotan, chiedendo che venga punita la violazione della santità del matrimonio e l’incesto. Ella non è solo indignata dall’orribile doppio delitto, è esasperata dalle lunghe umiliazioni che il dio le ha inflitto, delle quali le due ultime, e le più gravi, sono state la generazione delle nove selvagge valchirie, da un segreto amore con Erda, la Madre Terra, e di una coppia gemella di umili uomini, Siegmund e Sieglinde appunto, da una donna selvaggia (sotto le sembianze di Wolfe, il disperso padre di Siegmund, e del viandante apparso a Sieglinde, si celava dunque lo stesso Wotan). Né comprende le ragioni di Wotan intorno alla necessità di creare uomini che, liberi da ogni legge divina e mondi dall’impuro contatto dell’oro, sappiano fare quel che a lui Wotan, legislatore e maledetto, è ormai impedito di fare. Wotan comprende che non può violare le leggi più sacre, e impone alla riluttante Brünnhilde di dare la vittoria a Hunding. Scomparsi gli dei giunge, atterrita al pensiero di Hunding e sgomenta per il sacrilegio commesso, Sieglinde, seguita da Siegmund: calmata dallo sposo-fratello, ella si addormenta. Compare Brünnhilde, per annunciare a Siegmund che la morte è vicina. Ma quando la valchiria vede l’eroe disposto a uccidere sé e Sieglinde pur di non lasciarla preda di Hunding, commossa da tanta disperata passione, decide di salvarlo. E quando arriva Hunding e lotta con Siegmund, protegge quest’ultimo. Interviene Wotan, che spezza Notung con la sua lancia. Siegmund viene ucciso, Brünnhilde a cavallo si porta via Sieglinde svenuta, mentre Wotan, pieno di disprezzo, folgora Hunding che cade morto.
Atto IIITra le nubi sconvolte da una selvaggia tempesta suscitata dall’ira di Wotan, cavalcano le valchirie, che non osano difendere la sorella dall’ira del padre. Brünnhilde annuncia alla disperata Sieglinde che il figlio che attende sarà il più glorioso degli eroi, che avrà nome Siegfried e saprà ritemprare Notung spezzata da Wotan, della quale le consegna i frammenti. La valchiria indica a Sieglinde un rifugio sicuro nella foresta dove Fafner, mutato in drago, custodisce il tesoro. Giunge Wotan annunciando a Brünnhilde il castigo per la sua ribellione: non più valchiria ma donna, dormità su quella stessa montagna di un sonno magico, e sarà preda di chi la desterà. Brünnhilde supplica Wotan di erigere attorno a lei un muro di fiamme, che solo un eroe sappia superare. Wotan acconsente e, baciata Brünnhilde, la addormenta, chiamando poi Loge a elevare una barriera di fuoco attorno a lei.
(fonte:
Enciclopedia della Musica Garzanti)