Festival di Bayreuth, 2008.
Opera in tre atti di Richard Wagner, su suo libretto.
Personaggi
Hans Sachs, poeta e calzolaio (basso)
Veit Pogner, orafo (basso)
Sixtus Beckmesser, scrivano comunale (baritono)
Walther von Stolzing, giovane cavaliere di Franconia (tenore)
David, apprendista presso Sachs (tenore)
Eva, figlia di Pogner (soprano)
Magdalene, nutrice di Eva (soprano)
Altri contendenti (tenori, baritoni e bassi)
Borghesi e donne di tutte le corporazioni, Compagni, Apprendisti, Ragazze, Popolo (coro)
Atto I
A Norimberga, nella chiesa di Santa Caterina, il nobile Walther von Stolzing si incontra con Eva, figlia dell’orefice e maestro cantore Veit Pogner, della quale è innamorato. Le chiede se è fidanzata; a lui risponde la nutrice Magdalene, che accompagna la fanciulla, spiegando che è stata destinata in sposa al vincitore della tenzone poetico-musicale che avrà luogo l’indomani. Intanto si stanno radunando in chiesa i maestri cantori, tra i quali sono Pogner e il segretario municipale Beckmesser, che aspira alla mano di Eva. Walther, che aveva chiesto qualche chiarimento all’apprendista David, domanda di entrare a far parte della corporazione. Dopo aver spiegato che si è formato leggendo Walther con der Vogelweide, Walther von Stolzing esegue la prova di canto con una canzone sull’amore, mentre Beckmesser, investito dalla funzione di censore, segna su una lavagna gli errori contro le regole. L’alato canto di Walther, ribelle a ogni regola, provoca lo sdegno dei maestri, che lo bocciano, malgrado la difesa di Hans Sachs, maestro cantore calzolaio, che ha indovinato quale tesoro di poesia nasconda l’animo del giovane.
Atto II
È la vigilia della festa di san Giovanni, poco dopo il tramonto. In una strada tra le case di Sachs e Pogner, David parla con Magdalene, gli altri apprendisti lo sbeffeggiano perché lo sanno innamorato di lei. Sachs, mentre risuola scarpe, è inebriato dal profumo dei gelsomini. Intanto Eva, di ritorno da una passeggiata, apprende della bocciatura di Walther. Ella si mostra talmente delusa che Sachs si accorge del suo amore per Walter, e decide in cuor suo, rinunziando al sogno segretamente accarezzato di sposare la fanciulla, di giovare a quell’amore. Walther giunge poco dopo e si apparta con Eva: visto che non ha probabilità di vincere, non rimane che la fuga insieme nel buio della notte. Ma Sachs vigila, e illuminando la strada impedisce la fuga della coppia. Arriva Beckmesser che intona una serenata a Eva, ed è Sachs questa volta a fare da censore, segnalando i suoi errori con colpi di martello sulle scarpe. Si infuria Beckmesser, contro il quale si scaglia David, convinto che la serenata fosse destinata a Magdalene, di cui è innamorato; i vicini, disturbati, escono dalle case, e si scatena una baruffa sedata solo dal corno della guardia notturna.
Atto III
Nella bottega Saschs accoglie bonariamente David, che vuol farsi perdonare il pandemonio scatenato nella notte e gli reca gli auguri per l’onomastico. Poi, rimasto solo, medita sull’umana follia. Entra Walther e gli narra un bellissimo sogno che ha fatto. Sachs suggerisce di usarlo come soggetto per la canzone da presentare alla gara, e lo aiuta a stenderne il testo. Allontanatisi i due, Beckmesser entra nella bottega e si appropria del foglio, convinto che sia la canzone che Sachs presenterà l’indomani. Sachs, che lo ha sorpreso, decide di metterlo alla prova e gli regala il foglio autorizzandolo a servirsene. Si allontana Beckmesser, arriva Eva, che dopo un colloquio con Sachs rimane commossa dalla sua bontà. Ricompare Walther, e il vecchio Sachs, serenamente compiendo l’ultima rinunzia, benedice all’amore tra i due giovani. Fuori porta si raduna la folla per il concorso. Arrivano le corporazioni artigiane, la gente applaude, danza. Ultimi arrivano i maestri cantori, e tutti intonano, in onore di Sachs, il beneamato, l’inno della Riforma, da lui stesso composto. Sachs dichiara aperta la gara. Primo si presenta Beckmesser: tutti ridono alla goffa interpretazione della canzone datagli da Sachs. Beckmesser accusa Sachs di averlo ingannato. Questi risponde che il vero autore della canzone è Walther, il cui canto questa volta scatena gli applausi e ottiene la vittoria. Eva lo incorona, ma poi passa la ghirlanda sul capo di Hans Sachs, che eleva con il popolo tutto, un inno all’arte tedesca.
(fonte: Enciclopedia della Musica Garzanti)
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