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Anno edizione: 2012
Anno edizione: 2012
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Francamente, mi ha deluso. La protagonista femminile ha tutto quello che in un romanzo non sopporto, dev'essere un'eroina per forza, dev'essere la migliore per forza, i suoi difetti devono essere qualcosa per cui combattere perchè in realtà non sono veri difetti (bah...), non capisco perchè ci si debba attaccare a tutti i costi alla figura della donna moderna ante litteram. Dopo tutto, il bello di un romanzo storico è proprio questo: leggere di uomini e donne che vivono in epoche lontane, in cui il pensiero, lo stile di vita e le relazioni sociali erano completamente diverse dalle nostre. Perchè creare artificialmente una figurina banale e sciapa come la classica donna che lotta per i suoi diritti e che alla fine - da brava protagonista modellata con lo stampino, per altro trita e ritrita in centinaia di altre storie - riesce pure ad avere la meglio? Non fraintendetemi, sono una femminista convinta, ma in un romanzo ambientato nel medioevo una figura del genere è una forzatura, è costruita, falsa, quasi noiosa. Sì, ce ne saranno pure state di donne così, ma su di loro ho letto sinceramente romanzi migliori. Peccato, perchè la mia incrollabile passione per i romanzi storici era nata proprio leggendo la Montaldi... Ma questa volta non mi è piaciuta, no, proprio per niente.
libro discreto in cui la storia di Caterina e' ben tracciata e anche gli intrighi che si intessono man mano sono ben descritti, finale originale.
Nel suo genere, che non e' ovviamente quello dei capolavori, e' un libro discreto anche se un po' superficiale e piuttosto deludente nel finale. Il personaggio piu' interessante per me e' la moglie tradita del tombeur-de-femmes Rolando Lanfranchi. L'eroina protagonista del libro, invece, tutto sommato e' un personaggio piuttosto scialbo e banale. Se cercate un romanzo storico c'e' di meglio.
Recensioni
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