I capolavori del Museo di Stato Russo di San Pietroburgo nel centenario della Rivoluzione Russa del 1917
L’arte delle avanguardie russe è uno dei capitoli più importanti e radicali del modernismo. Il periodo compreso tra il 1910 e il 1920 ha infatti visto nascere, come in nessun altro momento della storia dell’arte, scuole, associazioni di artisti e movimenti d’avanguardia diametralmente opposti l’uno all’altro, a un ritmo vertiginoso. In occasione della ricorrenza del centenario della Rivoluzione Russa, Revolutija racconta il fermento culturale di quel periodo attraverso capolavori assoluti provenienti dal Museo di Stato Russo di San Pietroburgo. Oltre 70 dipinti raccontano gli stili e le dinamiche di sviluppo di artisti come Kandinsky, Malevich, Chagall, Rodchenko, Serov, Altman, Repin e di altri grandi protagonisti delle avanguardie, documentando la straordinaria modernità dei movimenti culturali della Russia d’inizio Novecento: dal primitivismo al cubo-futurismo, fino al suprematismo, costruendo contemporaneamente un parallelo cronologico tra l’espressionismo figurativo e il puro astrattismo. Obiettivo di Revolutija è mettere in luce quante e quali arti, tanto diverse tra loro, nacquero in Russia tra i primi del Novecento e la fine degli anni ’30 e riportare l’attenzione su artisti rimasti un po’ nell’ombra, come Repin o Petrov-Vodkin o Kustodiev, a causa dell’enorme successo avuto da Chagall, Malevich o Kandinsky.
Tra i capolavori presentati spiccano opere iconiche come la celeberrima Promenade di Chagall, Testa di contadino e Quadrato Nero (1923 circa) di Malevich, Su Bianco di Kandinsky e Ritratto della poetessa Anna Akhmatova di Altman. L’interdisciplinarità propria dell’avanguardia russa, è rappresentata da un nucleo di foto d’epoca, video storici e costumi teatrali, come gli abiti di scena disegnati da Malevich per lo spettacolo teatrale Vittoria sul Sole, in cui comparve per la prima volta l’idea del celebre Quadrato Nero.
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