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La rete
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La rete
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La rete è quella che tende Nico, la protagonista, alle sue vittime alla moltitudine di uomini che seduce e che si innamorano perdutamente di lei. La rete è quella in cui cade Nico stessa - dapprima il vischioso reticolo di dipendenze, poi quella ordita dal suo stalker. La rete è il non-luogo in cui si consuma questa storia dalla struttura circolare, in cui l'indicibile, i sospetti e le ombre contano quanto gli eventi narrati. Sullo sfondo di una Firenze inedita e nascosta, un romanzo a tinte fosche ambientato negli straordinari decenni dell'ultimo mezzo secolo, che racconta il percorso - tanto contorto e intermittente quanto ambiguo e profondo - di un'amicizia femminile, svelando la natura labile di ogni confine: condanna e perdono, ragione e sentimento.
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In commercio dal:
1 marzo 2018
Pagine:
163 p., Brossura
EAN:
9788862226110
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Lara
21 settembre 2019
Ho finito ora ora di leggere La rete. Ieri ero appena arriva alla fine della prima parte e stamani, ripresa la lettura, ne ero talmente presa che non vedevo l'ora di arrivare alla fine. Poi però mano a mano che la fine stava arrivando mi sono resa conto di esserne dispiaciuta, tanto era il coinvolgimento. Sapevo che, una volta finito, avrei sentito la mancanza di Nico e Emma, due personalità e stili di vita agli antipodi ma legate da un filo inscindibile che va oltre l'amicizia, oltre l'amore, oltre tutto. Mi è piaciuto davvero moltissimo! La scrittura di Elisa è molto fluida pur nella ricercatezza di espressione. Mai banale o noioso, neppure nelle parti iniziali un po' più descrittive. In alcuni momenti mi ha commossa, in particolare quando muore Lena e quando Nico inizia a rendersi conto di amare Milo e quando Elisa racconta della sua tata Emilia. Molto avvincente, introspettivo e brutalmente reale. Bello!!! Non lo consiglio, di più!!!
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Chiara
25 marzo 2019
Ho da pochi minuti finito di leggere "La rete", di Elisa Giobbi... Davvero bello e struggente. Un libro che, da un certo punto in poi, inizia a correre a perdifiato e avverti chiaramente che quella corsa, non potrà che terminare in un terribile schianto. Solo che non sai né come, né quando. Una parte finale che è un vero pugno allo stomaco... Un libro che ti lega talmente tanto ai suoi personaggi che, nel chiuderlo, ne rimani turbata... e puoi solo sospirare.
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Marco
23 maggio 2018
Emma e Nico. Nico ed Emma. Una dualità non solo caratteriale. Il giorno e la notte. Il bianco e il nero. La razionalità e la follia. Un conflitto destinato a far parte del lettore stesso, che fino alla fine non sa che da parte stare e che rimane confuso e assai perplesso anche dopo aver riposto il libro. O almeno questo è quello che ha suscitato in me lo straordinario libro di Elisa Giobbi. La rete. A me la rete dà l'idea di un qualcosa di ingarbugliato. Di incasinato. Si insomma, Nico e tutti i casini che combina. Ma i temi centrali qui, a mio parere, sono due, l'amicizia in tutte le sue sfaccettature e la dipendenza....in tutte quante le sue sfaccettature. Si perché la dipendenza non è solo quella dalle sostanze tossiche, ma è anche quella dalle persone, tossiche forse ancora di più. Quella tra Emma e Nico non è una semplice amicizia. È qualcosa di più, è un vincolo, un legame per tutta la vita, una osmosi, una dipendenza appunto. Un qualcosa che ti consuma e ti risucchia l'esistenza, ma senza la quale non potresti vivere. Non voglio andare oltre per non svelare particolari della trama, mi voglio solo soffermare su una scena in particolare che mi ha molto commosso, quella in cui la mamma di Nico, Lena, prende in braccio suo figlio mentre ride e la chiama nonna. Lena poi si rinchiude in bagno e piange di un piccolo angusto minuscolo momento di gioia nella sua vita travagliata, una piccolissima parentesi di felicità che la ripaga di tutta la sofferenza. Ecco. La rete è questo. Un libricino che contiene mille emozioni, mille spunti, mille interpretazioni sulle quali tornare più e più volte. Un libro scritto magistralmente che in poche pagine condensa le tante sfumature e i tanti strati di questi due assurdi ma incredibili personaggi. A fare da sfondo a tutto questo non è solo la Firenze degli anni 70 80 e 90 ma è sopratutto la musica. Che qui è assoluta protagonista. Da leggere e ascoltare.
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