Marcus Miller è sicuramente uno dei migliori bassisti elettrici al mondo, ma ridurre la sua trentennale carriera alla sola attività di musicista sarebbe riduttivo. Polistrumentista, compositore e produttore due volte vincitore del Grammy, Miller ha partecipato a più di 500 registrazioni spaziando in tutti i generi musicali: rock (Donald Fagen e Eric Clapton), jazz (George Benson, Dizzy Gillespie, Joe Sample, Wayne Shorter e Grover Washington Jr.), pop (Roberta Flack, Paul Simon e Mariah Carey), R & B (Aretha Franklin e Chaka Khan), hip hop (Jay-Z e Snoop Dogg), blues (ZZ Hill), new wave (Billy Idol) , smooth jazz (Al Jarreau e Dave Koz) e persino l’pera (con il tenore Kenn Hicks e il soprano Kathleen Battle). Miller ha inoltre firmato le colonne sonore di più di venti film ed ha rappresentato un collaboratore chiave per il leggendario Miles Davis contribuendo, in particolare con l’album “Tutu”, alla ridefinizione del jazz contemporaneo. Artista poliedrico e dalla creatività instancabile, Marcus Miller presenta oggi il suo nuovo lavoro in studio intitolato “Reinassance”. Un disco intenso e ispirato in cui Miller ritorna ad esplorare nuovi linguaggi, rimettendosi in gioco come musicista e compositore. «Sento che stiamo voltando pagina» spiega Miller «i nostri ultimi eroi ci stanno lasciando e stiamo entrando in una nuova era, sia politicamente che culturalmente. Ma la musica non è rivoluzionaria come lo sono i media. E' il momento per un rinascita». Animato da questo spirito e circondato da un cast incredibile di giovani musicisti e prestigiosi ospiti, Miller presenta questo nuovo album animato da otto nuove composizioni originali, oltre a cinque brani classici (tra cui “Tightrope” di Janelle Monae e “Setembro” di Ivan Lins). Al suo fianco Alex Han al sax contralto, Adam Agati e Adam Rodgers alla chitarra, Maurice Brown e Sean Jones alla tromba, Louis Cato e Jamon Yslas alle percussioni, Kris Bowers e Federico Pena Gonzales al pianoforte e Fender Rhodes, a cui si aggiungono come ospiti speciali i cantanti Gretchen Parlato, Rubén Blades e Dr. John.
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