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Anno edizione: 2023
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L'autrice arriva ad affermare che anche l'Italia fascista non garantiva la libertà religiosa perché nel 1938 furono emanate le leggi antiebraiche. A parte il fatto che l'ebraismo italiano era stato riconosciuto dal regime con una legge del 1930 che istituiva l'Unione delle comunità israelitiche italiane, le leggi razziali del 1938 non erano dirette contro l'ebraismo in quanto religione, ma in quanto (presunta) razza. Quindi non ha senso mettere sullo stesso piano la Russia di Stalin, con le campagne antireligiose, e l'Italia di Mussolini, che aveva altri difetti ma non certo quello di perseguitare le religioni in quanto tali o di sterminare la gente in base a (presunte) categorie di appartenenza.
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