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Recensioni La regola del sospetto

La regola del sospetto di Mark Billingham
Recensioni: 3/5
Luke Mullen è sdraiato su un materasso appoggiato sul pavimento, una debole luce filtra attraverso le tapparelle abbassate. Il suo corpo è completamente intorpidito, la droga gli scorre nelle vene appannandogli la vista. È chiuso in quella stanza ormai da giorni e non sa quando riuscirà a uscirne. Perché Luke è stato rapito e viene tenuto prigioniero da qualche parte nella periferia di Londra. Un sedicenne scomparso: questo è il primo caso che viene affidato a Tom Thorne dopo mesi di scartoffie, una forte depressione e qualche settimana passata per la strada. È la ricompensa per tutte le indagini risolte, gli appostamenti notturni, ma forse anche per le sbronze sul lavoro e le assenze ingiustificate degli ultimi tempi. Per la polizia il ragazzo potrebbe essere scappato, dopotutto la sua famiglia non è ricca e lui è troppo grande per essere vittima di un maniaco. Ma per Thorne il caso è molto più complesso: il padre di Luke è un ex-poliziotto e probabilmente nel corso della carriera ha pestato i piedi all'uomo sbagliato, che ora ha deciso di vendicarsi. Così Thorne gli chiede di fare una lista dei possibili sospetti. Ma dall'elenco manca un nome, quello di Grant Freestone, che con l'agente Mullen ha un vecchio conto in sospeso e che ora è sospettato di omicidio. Forse l'agente non pensa che quel vecchio caso possa essere pericoloso per lui o forse sta deliberatamente mentendo a Thorne. Ma perché? )
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