Come un ragno nascosto negli angoli della nostra memoria, il dubbio di Fabrizio Zanotti si insinua nei paradossi dell’odierna società e diventa inquietudine. È il dubbio della mente di fronte alle imprecisioni, gli errori collettivi, le armi vere e quelle di distrazione di massa. Ed è il filo conduttore che lega insieme i brani di questo album eclettico, in grado di spaziare dal fascino dell’introspezione poetica alle denunce sociali, dalla sperimentazione alle sonorità, le pulsioni ed i rumori caratteristici del miglior rock contemporaneo. Tessendo a suon di chitarra un filo diretto tra il chiuso della sua stanza ed il mondo di fuori, Zanotti scava nel quotidiano, nel suo lato più oscuro, fatto di leggerezze e drammi nascosti, pubblicità e guerre dimenticate, di quelle paure che si annidano nella mente come un ragno nella stanza. Come accadde per “Sacco e Vanzetti, canzoni d’amore e di libertà”, spettacolo con cui Zanotti (in duo con Lino Ricco nei “Foce Carmosina”) continua a girare l’Italia (oltre 30.000 dvd dello spettacolo venduti), anche questo primo lavoro da solista di Fabrizio Zanotti è destinato a lasciare il segno.)