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Prefazione di Gianni Vattimo
8ª ristampa
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I saggi raccolti in questo volume, scritti intorno alla metà degli anni settanta, rappresentano un importante sviluppo delle tesi sviluppate in "Verità e metodo". In quest'opera Gadamer delineava il suo progetto di una ontologia ermeneutica incentrata sul fenomeno del linguaggio. Questo progetto mantiene ancora oggi la sua validità. Prova ne è che non pochi autorevoli esponenti del pensiero contemporaneo si muovono lungo la direzione tracciata da Gadamer.(Il fenomeno è assolutamente trasversale: dalla parte di Gadamer, o comunque molto vicini alla sua prospettiva, troviamo filosofi analitici o post-analitici come Rorty e McDowell, e filosofi dell'area continentale come Vattimo,Habermas,Grondin.Per non parlare della crescente influenza dell'ermeneutica nella critica letteraria). Tuttavia in "Verità e metodo" vi era qualcosa di irricevibile: l'immagine della scienza modellata sulla base di uno stereotipo veteropositivistico.Gadamer a giusto titolo rivendicava, rispetto a quel modello di scienza, il valore dell'esperienza di verità che si dà nell'arte e nella conoscenza storica. A partire da questo scarto edificava una nuova ontologia fondata sul linguaggio. La demolizione di quel modello di scientificità, avvenuta ad opera dell'epistemologia post-positivistica ( Popper, Kuhn, Feyerabend), rende, sotto questo aspetto, l'opera di Gadamer obsoleta. Ma, a ben guardare, ne costituisce anche un sorprendente inveramento. L'emergere della dimensione della storicità anche all'interno della conoscenza scientifica mostra il carattere di universalità del progetto gadameriano. Autori come Kuhn, Lakatos finiscono, loro malgrado, per diventare importanti alleati di Gadamer. Tra l'altro, l'esito di queste riflessioni epistemologiche è quello di spazzare via quel residuo di contrapposizione tra "Scienze della natura" e "Scienze dello spirito" ancora presente in "Verità e metodo". L'importanza dei saggi raccolti ne "La ragione nell'età della scienza" risiede nel fatto che qui Gadamer mostra la sua notevole apertura nel recepire qu
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