Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

I Ragazzi della via Paal di Molnàr - copertina
I Ragazzi della via Paal di Molnàr - copertina
Dati e Statistiche
Wishlist Salvato in 0 liste dei desideri
I Ragazzi della via Paal di Molnàr
Disponibilità immediata
14,13 €
-10% 15,70 €
14,13 € 15,70 € -10%
Disp. immediata
Chiudi
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Libreria Libr'aria
14,13 € + 5,00 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - In buone condizioni
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Libreria Libr'aria
14,13 € + 5,00 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - In buone condizioni
Chiudi

Tutti i formati ed edizioni

Chiudi
I Ragazzi della via Paal di Molnàr - copertina

Dettagli

AMZ
1979
  • Prodotto usato
  • Condizioni: Usato - In buone condizioni
2560666335383

Valutazioni e recensioni

5/5
Recensioni: 5/5
(2)
Scrivi una recensione Scrivi una recensione
5
(2)
4
(0)
3
(0)
2
(0)
1
(0)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Lorenzo Qsimano
Recensioni: 5/5
Viva Giovanni Boka!

Ho letto questa storia all'età di dieci anni. Era uno dei miei primi libri. Non riuscivo a capire in che periodo fosse ambientato il racconto e nemmeno quale fosse la città teatro della storia. Tuttavia, ricordo perfettamente quei compagni di giuoco. Giovanni Boka era il leader che stimavo, l'amico che desideravo nella solitudine estiva di quegli anni in cui tutto era scoperta e voglia di conoscere. Forse in me c'era qualcosa del piccolo Ernesto Nemecsek, fragile e poco coraggioso. Non era necessario immaginare i luoghi di quelle appassionanti battaglie e di quelle pericolosissime missioni: quei posti li conoscevo bene, li vedevo, li frequentavo nei pomeriggi votati a qualche fantasioso passatempo con dei crudeli amici, che erano, sì cattivi e crudeli come la squadra delle famigerate Camicie Rosse, ma non così ingegnosi e geniali. Ricordo perfettamente che la mia scuola elementare - un edificio degli anni trenta, tanto imponente quanto freddo - era identica a quella del racconto. Lo stucco delle finestre non l'ho mai masticato e non immagino nemmeno che sapore abbia, però posso dire di comprendere quanto fosse duro custodire un segreto e sopportare le ingiurie a costo di difenderlo. Qualche piccolo segreto era lo stucco che custodivamo in pochi nelle stradine sterrate. Poi vi era il campo di battaglia. Io lo conoscevo a menadito. Certo, più che tirare le bombe di sabbia ai nemici, lo usavamo per i gavettoni o per giocare le interminabili partite di pallone. Non avevo un laghetto, dove tirare i sassi. Avevamo però i limoni da mangiare o tirare. Anch'io avevo paura dei fratelli Pásztor, figure inquietanti e inique, dotati di forza sovraumana. Non ho mai sopportato i tipi come Desiderio Geréb, invidiosi e doppiogiochisti, sempre pronti ad annotare tutto nel libro nero e pianger ostentando un pentimento. Molnár forse era sincero quando scriveva del pentimento di Geréb, ma io rimango diffidente.

Leggi di più Leggi di meno
Lorenzo Cusimano
Recensioni: 5/5
Non masticate lo stucco!

Ho letto questa storia all'età di dieci anni. Era uno dei miei primi libri. Non riuscivo a capire in che periodo fosse ambientato il racconto e nemmeno quale fosse la città teatro della storia. Tuttavia, ricordo perfettamente quei compagni di giuoco. Giovanni Boka era il leader che stimavo, l'amico che desideravo nella solitudine estiva di quegli anni in cui tutto era scoperta e voglia di conoscere. Forse in me c'era qualcosa del piccolo Ernesto Nemecsek, fragile e poco coraggioso. Non era necessario immaginare i luoghi di quelle appassionanti battaglie e di quelle pericolosissime missioni: quei posti li conoscevo bene, li vedevo, li frequentavo nei pomeriggi votati a qualche fantasioso passatempo con dei crudeli amici, che erano, sì cattivi e crudeli come la squadra delle famigerate Camicie Rosse, ma non così ingegnosi e geniali. Ricordo perfettamente che la mia scuola elementare - un edificio degli anni trenta, tanto imponente quanto freddo - era identica a quella del racconto. Lo stucco delle finestre non l'ho mai masticato e non immagino nemmeno che sapore abbia, però posso dire di comprendere quanto fosse duro custodire un segreto e sopportare le ingiurie a costo di difenderlo. Qualche piccolo segreto era lo stucco che custodivamo in pochi nelle stradine sterrate. Poi vi era il campo di battaglia. Io lo conoscevo a menadito. Certo, più che tirare le bombe di sabbia ai nemici, lo usavamo per i gavettoni o per giocare le interminabili partite di pallone. Non avevo un laghetto, dove tirare i sassi. Avevamo però i limoni da mangiare o tirare. Anch'io avevo paura dei fratelli Pásztor, figure inquietanti e inique, dotati di forza sovraumana. Non ho mai sopportato i tipi come Desiderio Geréb, invidiosi e doppiogiochisti, sempre pronti ad annotare tutto nel libro nero e pianger ostentando un pentimento. Molnár forse era sincero quando scriveva del pentimento di Geréb, ma io rimango diffidente.

Leggi di più Leggi di meno
Chiudi

Recensioni

5/5
Recensioni: 5/5
Scrivi una recensione Scrivi una recensione
5
(2)
4
(0)
3
(0)
2
(0)
1
(0)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Chiudi
Aggiunto

L'articolo è stato aggiunto al carrello

Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Chiudi

Chiudi

Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.

Chiudi

Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore