“Racconto Italiano” è un affascinante viaggio tra alcune perle della canzone italiana rivisitate in chiave jazzistica. Le melodie di brani più e meno noti ritrovano la loro forza emotiva e rivelano, grazie ai ricercati arrangiamenti, nuove ed inaspettate possibilità interpretative. Dietro a quelle canzoni scopriamo storie da raccontare, in un vibrante concerto che ripercorre la storia dell’Italia del Novecento. È da qualche anno che Angela Milanese lavora su questo repertorio con gli stessi musicisti, e le loro esibizioni riscuotono sempre gli ampi consensi di un pubblico che non è formato soltanto da appassionati di jazz. “Racconto Italiano” rivolge sì uno sguardo al nostro passato (Ma le gambe è del 1938, Rosalina del 1984) ma con la prospettiva stilistica della contemporaneità, nella consapevolezza che le canzoni, con la loro capacità di rivelare i sentimenti umani, possono spesso raccontare più dei libri di storia. La buona qualità della registrazione di un riuscito concerto del 2019 ha convinto la cantante veneziana a pubblicare quest’album “live”, rinunciando alla già programmata registrazione in studio, che mai avrebbe potuto restituire l’immediatezza e l’emozione di una performance da ascoltare tutta d’un fiato, dall’inizio alla fine. Sono forse le canzoni che non ti aspetteresti – da Un’estate fa, opportunamente scelta come tema d’apertura, passando attraverso Bellezze in bicicletta per arrivare a Fabio Concato e Ivano Fossati – a mettere maggiormente in risalto l’avvolgente e densa “leggerezza” della vocalità della Milanese, qui accompagnata da uno splendido trio jazz, ed in particolare dalle tastiere sempre lucide e pertinenti di Paolo Vianello, da tempo figura di primo piano del panorama jazzistico veneto e responsabile di quasi tutti gli arrangiamenti.
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