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Debord è un polemista sopraffino: eleva l’insulto a livello di arte di spettacolo (chi, se non lui, poteva riuscire in tale compito?). Risponde da par suo a critiche e a osservazioni, non si accontenta di annientare l’avversario, soffia sulle briciole perché nessuno le possa più ritrovare. Una lettura rilassante.
Il libro Questa cattiva reputazione è una bella iniziativa di recupero del grande pensatore Debord sulla società della merce. La postfazione di Christian Pugliese apre un'interessante e anche vertiginoso intreccio con la storia delle religioni, da Paolo di Tarso al sofista Gorgia.
"Cette mauvese reputation" (Gallimard 1993) è l'ultima opera di Debord pubblicata un anno prima del suicizio avvenuto a Parigi nel 1994. Essa costituisce l'arringa finale in difesa della sua opera critica nei riuguardi del sistema: La società dello spettacolo (1967, libro che spianò la strada al "Maggio francese" ispirando senza soluzione di continuità tutti i movimenti di rivolta che dal '68 che per un decennio abbondante si attuarono in Occidente, dando fama duratura e internazionale allo scrittore, filosofo e artista Guy Debord. La lettura di questo radicale atto di difesa, oltre a illuminarci sulla sua straordinaria capacità retorica,permette al lettore di rituffarsi in un clima politico, morale, sociale che cercava utopicamente una via alternativa alla "società dei consumi"; società di cui il potere democratico - coadiuvato dalla grande espansione tecnologica e dalla contingente alleanza "atlantica" - è riuscito a realizzare, conferendo un destino antropologico ineluttabile alla Storia del mondo. Il volume è corredato da una postfazione di Christian Pugliese, il quale, partendo da categorie che si ascrivono all'indirizzo fenomenologico di Storia delle religioni, permette di ripensare l'opera di Debord al di là dalla tradizionale collocazione socio-politica a cui si è finora attenuta la critica, e portando per la prima volta, stimiamo, il pensiero di Debord su un terreno ermeneutico in grado di interrogare le regioni più ascose della Storia; "regioni" di cui il Mito costituisce il fondamento: l'origine e il compimento medesimo della Storia: il mistero entro cui tutta la storia è intessuta e depositaria.
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