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Un libro intimo e audace per provare a capire, a leggere il caos, a inventariare i mostri mai visti, a dare nomi a fenomeni mai vissuti.
Bisognerebbe provare a comprendere la Pandemia come creatura mitica. Le creature mitiche sono prodotti artificiali con cui gli umani pronunciano a se stessi qualcosa di urgente e vitale. Sono figure in cui una comunità di viventi organizza il materiale caotico delle proprie paure, convinzioni, memorie o sogni.
Ormai sappiamo che la pandemia di coronavirus è molto più di un'emergenza sanitaria. È come se sorgesse dall'universo delle paure che da tempo ormai detta la nostra agenda per soppiantarle tutte, e riscriverle. E se attraverso il mito gli umani generano il mondo, come ci insegna l'Iliade, allora la pandemia è una figura mitica, una costruzione collettiva. Che non significa che sia irreale o fantastica, anzi: si può dire che quasi tutte le scelte, di ogni tipo, fatte dagli umani negli ultimi cinquant'anni ne abbiano creato le condizioni. Così Alessandro Baricco prova a pensare la pandemia, in queste pagine lievi e dense, e ci invita, mentre salutiamo i morti, curiamo i malati e distanziamo i sani, mentre lo sguardo è fisso sul virus e i suoi movimenti, a chiudere gli occhi e metterci in ascolto di tutto il resto – come un rumore di fondo. Ci troveremo un misto di paura e audacia, di propensione al cambiamento e nostalgia per il passato, di dolcezza e cinismo, di meraviglia e orrore. Non perdiamo allora l'occasione per guardare dentro lo choc, per leggerci i movimenti che l'hanno generato e che ci definiscono come comunità. Se avremo il coraggio di affrontare la partita, una partita che ci aspettava da tempo, potremmo trovarci alcune sorprese, potremmo scoprire che questo deragliamento del corpo, personale e collettivo, è destinato a condurci in territori inesplorati, e che «chi ha amato, saprà».
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In 33 frammenti, alla maniera di Pascal o di Hegel o di Schopenauer, Alessandro Baricco descrive ed analizza la vita (o forse potremmo scrivere meglio la non vita) trascorsa nel periodo della pandemia, sottolineando come non avremmo mai immaginato di concepirla, ossia come una creatura mitica che quasi gode dello scontro tra due mondi dei quali l’uno si può ricostruire solo sulle macerie dell’altro.
Mi è piaciuta la riflessione dell'autore sul tema della pandemia, ho trovato molte verità e molte argomentazioni con cui sono d'accordo. Ben costruito, secondo me, anche a livello di distribuzione dei testi. Molto breve e conciso, ma denso di informazioni, probabilmente da rileggere per analizzare ogni "pillola" più a fondo.
Sono di parte, perché Baricco è tra gli autori che più riescono a toccare le corde del mio cuore e della mia mente, ma questa piccola raccolta di pensieri è stata - seppur breve - una splendida scoperta.
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