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Pandora e Gerardo sono i figli di una coppia colta, benestante e impegnata nel sociale: intelligenti e di buona famiglia, all’apparenza i due bambini sembrano proprio “b.b.f. – belli, biondi e felici” (p. 18). Eppure i genitori, per quanto in gamba, sono terribilmente assenti nella vita di famiglia e i due fratelli soffrono la mancanza d’attenzioni degli adulti. Forse è per questo motivo che, con quell’incoscienza tipica dell’infanzia, trovano ogni occasione per mettersi in pericolo. A causa del distacco dei genitori, inoltre, i due protagonisti possono contare unicamente l’uno sull’altro e poi, crescendo, soltanto su se stessi.
Gerardo prenderà una brutta strada: le frequentazioni sbagliate e l’insicurezza mascherata da orgoglio lo spingeranno ad ogni forma di dipendenza, alcol, droga e gioco, che costeranno alla famiglia la perdita di ogni ricchezza, pur di pagarne i debiti.
Per Pandora si aprirà invece una vita fatta di solitudine e poesia, nella continua ricerca della possibilità di esprimere se stessa attraverso l’arte, fino all’arrivo del grande amore capace di portare luce su tanta malinconia. Ma il destino non lascia in pace questa sensibile protagonista, mettendo ancora in crisi la sua felicità.
“Amore, innamoramento, gelosia, infatuazione, dolore…confondiamo tutto perché tutto è permeabile. Perché tutto è il tutto. Perché ciò che è semplice è unico quindi è solo divino. Eppure non potevo rassegnarmi al non amore. Non mi rassegnavo al caos del tutto. Volevo qualcosa di semplice.” (p. 126)
Primo romanzo della milanese Micol Martinez, artista attiva nella vita culturale del capoluogo lombardo e già nota al pubblico in veste di musicista e attrice, Quando muovi mi avvisi? (Nuova S1) è un libro finanziato dalla piattaforma di crowdfunding Musicraiser, grazie ad una raccolta di fondi di chi ha creduto nella storia di questa scrittrice esordiente.
Trama interessante e profonda che intreccia i diversi periodi della vita dei due fratelli a quelli di Doris, una misteriosa cinquantenne in fuga dal passato, questo romanzo si rivela in parte una storia di formazione, in parte un giallo. L’autrice affronta con eleganza e profondità diversi temi, come il rapporto tra genitori e figli, i legami famigliari, la solitudine, la difficoltà di trovare la propria strada nella vita, portando il lettore verso un finale a sorpresa davvero spiazzante.
La prosa di Micol Martinez è di qualità e il suo romanzo che, per trama, potrebbe assomigliare ad altre storie già lette, riserva in realtà una svolta molto singolare rivelandosi una lettura decisamente interessante.
Recensione di Chiara Barra
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