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Le prose di Messer Pietro Bembo cardinale nelle quali si ragiona della volgar lingua - Pietro Bembo - copertina
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Le prose di Messer Pietro Bembo cardinale nelle quali si ragiona della volgar lingua
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Descrizione


In 16 (cm 10 x 18), pp. 312. Vignetta incisa all'acquaforte al frontespizio. Cartonatura coeva. Edizione settecentesca stampata a Venezia di questo trattato di Pietro Bembo, uscito in edizione originale nel 1525, considerato il suo capolavoro, libro simbolo del classicismo cinquecentesco, elaborazione delle sue riflessioni sulla canonizzazione del volgare, con Petrarca e Boccaccio identificati come modelli linguistici rispettivamente nella poesia e nella prosa.
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Dettagli

1761
  • Prodotto usato
  • Condizioni: Usato - In buone condizioni
2568812579650

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(Venezia 1470 - Roma 1547) scrittore italiano. Nato da nobile famiglia, fu avviato dal padre Bernardo, che lo volle con sé in numerosi viaggi e missioni, agli studi umanistici perfezionati poi a Messina (1492-94), alla scuola di greco di C. Lascaris. Tornato a Venezia, collaborò al programma editoriale-culturale di Aldo Manuzio. Pubblicato il trattato degli Asolani (1505), dal 1506 al 1512 fu alla corte d’Urbino; passò quindi a Roma, dove nel 1513 divenne segretario di Leone X. Nel 1519 tornò nel Veneto e, stabilitosi nel 1522 a Padova, attese alla composizione delle Prose della volgar lingua e alla raccolta delle Rime. Nel 1530 fu nominato storiografo della repubblica veneta e bibliotecario della Libreria Nicena (poi Biblioteca Marciana) di Venezia. Ormai famoso, ottenne il cardinalato nel...

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