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Libro vincitore del Premio nazionale di cultura Benedetto Croce 2023 - Saggistica
Il profumo di mio padre è il tentativo di un passaggio di consegne di una memoria preziosa e indimenticabile e una riflessione attualissima sul male e gli orrori del passato; e, allo stesso tempo, un esempio di come si possa trasformare la catastrofe in un messaggio straordinariamente educativo per le generazioni future, come è successo con i libri di Liliana Segre e Primo Levi.
«Il libro è il frutto di un'autoanalisi sofferta, espressione di un grande amore figliare e nel contempo atto liberatorio che si compie nel trasmettere insieme memoria ed elaborazione delle ferite legate a quella memoria» - Simonetta Fiori, la Repubblica
“Domani spariranno i testimoni e io racconterò a chi non può credere, che tutto ciò è successo. A noi spetta memoria. Sarà per sempre il nostro Kaddish.”
“Noi figli dei sopravvissuti alla camera a gas di Birkenau non siamo normali. Lo sa bene la mia amata moglie e lo sanno i miei figli, e forse le mogli di tutti i figli della Shoah e i loro amati figli. Come prima le nostre madri o padri. Noi non abbiamo ascoltato solo parole dolci e tenere dai nostri padri, non solo favole ci è capitato di ascoltare, ma il silenzio impastato di lacrime e urla”. È così che Emanuele Fiano, oggi deputato del Partito democratico, in prima, linea da sempre, contro i rigurgiti del neofascismo e dell’antisemitismo, tratteggia in poche parole il senso di questo sentito memoriale. La storia della sua famiglia è segnata dalla tragedia degli scomparsi e dal dolore e dal ricordo dei vivi. Tra Nedo, il padre sopravvissuto ai campi di concentramento, ed Emanuele, il figlio “politico “, viene alla luce un rapporto fatto di silenzi, odori e mistero, Tenerezze reciproche e scoperte rivelatorie.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Come scrive Liliana Segre, siamo di fronte all'espressione di un (grande, aggiungo io) "amore filiale". Fine. Il testo è qualcosa di "intimo" ma che non ha nessun valore letterario e, anche a livello di ricordo e testimonianza dell'esperienza di Nedo Fiano, risulta carente, frammentario e questo è il peggior limite del libro. Ho apprezzato di più la presentazione che l'autore fece in una diretta online del libro stesso, motivo per il quale ho acquistato il libro. Ci sono ricordi intimi scritti bene e altri scritti e organizzati male, come questo, ahimè. Benché di poche pagine, ho fatto fatica a finire questo libricino, che "parte" anche bene - la scrittura di Emanuele non è male - ma poi si perde in capitoletti brevi e poco significativi spesso inconcludenti e non legati tra loro. La sensazione è di essere davanti a una raccolta di spunti per scrivere un libro e non ad una pubblicazione finale, occasione purtroppo mancata totalmente per ricordare e far conoscere meglio una grande persona come Nedo Fiano.
Il libro è bellissimo, emozionante, commuovente e coinvolgente. Va letto
Recensioni
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