L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (1)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Raniero La Valle ha scritto pagine appassionate e profetiche nella prefazione a questo libro di Padre Turoldo, che raccoglie undici suoi brevi saggi sulla povertà, intesa come mistero antropologico ("non è la disgrazia di qualcuno, ma è la grazia di tutti"). Libro che si conclude con una appendice poetica del frate friulano, con versi intensi dedicati al bisogno e alla sua indicazione di verità: "allora siederemo a tavola insieme/ e divideremo quel nulla/ che ci sarà d'avanzo", "Poveri e liberi,/ eredi del regno,/ eletti della nuova alleanza:/ il mondo sarà salvato dai poveri". Forte della sua esperienza diretta di miseria e di fame patita nell'infanzia ("Ed eravamo così felici, così sereni, così forti!...Io credo che sia più divina la povertà che la ricchezza... Il ricco è sempre più triste, le cose non gli bastano mai...Infatti non c'è un ricco che canti."), Padre Turoldo non si limita affatto a offrire un'immagine edulcorata e retorica della povertà, ma afferma con risolutezza polemica il dovere di opporsi a qualsiasi sfruttamento e ingiustizia sociale, proprio basandosi sulle parole di Cristo ("è sempre nato in periferia e viene sempre ucciso in prefettura"), che pone la povertà dello spirito come prima tra le beatitudini. Cosa si deve intendere, quindi, per povertà? "Prima di tutto libertà dalle cose; sconfitta delle cupidigie; superamento del diritto di proprietà, giustizia che sia veramente distributiva e comunitaria. Per povertà non si intende certo miseria, e meno ancora miserabilità: si intende che l'uomo sia preso nel suo assoluto valore e non per quello che possiede". Però la risposta allo scandalo del bisogno "non può essere soltanto spirituale, ma dev'essere anche politica", anzi: scientifica. Là dove ha fallito anche il comunismo perché si è dimenticato dell'anima, deve ora intervenire con più coraggio il messaggio cristiano, "sul binario della pietà e della giustizia".
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore