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Marco Tullio Cicerone non ha certo bisogno di presentazioni: è lui il personaggio più rappresentativo dell'eloquenza latina, sulle cui pagine generazioni di studenti liceali hanno faticato. Se tuttavia lo legge davvero, anziché tradurne dieci righe soltanto per un compito in classe, si scopre un uomo politico idealista e appassionato. Le orazioni del processo a Verre rappresentano la sua consacrazione come uomo politico, che si scaglia contro la corruzione per il bene dalla cosa pubblica.
veramente bellissimo, lettura consigliata a tuttti
Ritengo che di Verre, Governatore della Sicilia dal 73 al 70 a.C., seppure egli sia un personaggio tristemente famoso per le sue ruberie, ciascuno di noi che non abbia mai letto le “Verrine” di Cicerone, conservi una idea fin troppo blanda delle sue malefatte. Egli, infatti, non solo tartassò le popolazioni della intera Sicilia richiedendo ben oltre la decima prevista per legge, arrivando spesso a incamerare l’intero raccolto annuo alleandosi appositamente con malfattori che giravano per i paesi estorcendo con minacce e soprusi alle popolazioni il frumento raccolto ma, dall’alto del potere attribuitogli dalla sua carica, rubò tutte le opere d’arte pubbliche e private nonché le varie eredità che si tramandavano da padre in figlio, accampando diritti inventati per l’occasione, condannando nei processi di cui egli era sempre giudice supremo chiunque pensasse di intralciare i suoi piani. Dalla lettura delle Verrine di Cicerone emergono inoltre una serie di crimini abietti e abominevoli (fustigazioni, crocifissioni, ecc. da egli perpetrati a danno dei Siciliani), che sempre avevano il fine recondito di esercitare la legge a proprio uso e consumo. Nella sua eccellente e lunghissima arringa Cicerone passa in rassegna le vicende che interessarono moltissimi dei paesi allora esistenti facendo menzione di innocenti personaggi di Tindari, Centuripe, Agira, Catania, Siracusa, Palermo, Segesta, Alesa e molti altri centri, fra i quali Amestrato, vittime delle sue angherie. Nonostante sia un volume molto impegnativo a causa della sua vastità (oltre 1250 pagine, compresa la traduzione a fronte), “Il processo di Verre” è da léggere e gustare essendo un capolavoro di eloquenza.
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