In questa raccolta emergono i temi prediletti da Pacheco: il sentimento nostalgico dell'infanzia, la graduale perdita dell'innocenza, la disillusione e la concretezza dell'età adulta.
«Pacheco è un virtuoso del racconto quasi sconosciuto in Italia. Qui ne potete assaggiare sette. Feroci, lividi, malinconici, persino un pizzico engagé. Non tutti della stessa qualità. Ma vale il gusto di scoprirli nella bella traduzione di Raul Schenardi, con l’intelligente postfazione di Paolo Cognetti. » - TTL, La Stampa
Pubblicati in Messico nel 1972, e tradotti per la prima volta in italiano, questi sette racconti sono altrettante gemme letterarie: storie in cui il fantastico si fa verosimile e il quotidiano spettrale. Un bambino si smarrisce in un bosco, un adolescente sperimenta il primo amore e la prima delusione, uno scrittore finisce col diventare protagonista della sua inquietante fantasia letteraria, una vecchia signora si compiace nel veder sfiorire la sua amica di sempre. In questa raccolta emergono i temi prediletti da Pacheco: il sentimento nostalgico dell'infanzia, la graduale perdita dell'innocenza, la disillusione e la concretezza dell'età adulta. Postfazione di Paolo Cognetti. )
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