In-8°, pp. (4), IV, 221, (3), legatura coeva in mezza pelle con titolo in oro su tassello. Antica firma di appartenenza al frontespizio. Cerniera interna superiore allentata ma solidamente legato. Edizione originale di questo raro trattato sul credito pubblico nel quale l'autore, favorevole a un moderato protezionismo contro gli eccessi liberoscambisti, '...impostò la ricerca prevalentemente in termini di analisi storica e annunciò il proposito di scrivere una Storia critica delle finanze delle Due Sicilia, manifestando avversione alla pura teoria economica' (P. Villani in Diz. Biografico degli Italiani, X, p. 208). Lodovico Bianchini ( Napoli, 1803 - 1871). Agli studi giuridici affiancò vaste e approfondite letture dirette ad appagare curiosità di carattere storico ed economico, curiosità che si tradurranno in stimolo ad affrontare, e non nelle sue sole opere maggiori, tematiche che sono appunto di storia e di economia. Convinto che gli studi dovessero servire la pratica, Bianchini riscosse, grazie al moderatismo che lo ispirava, ... l’attenzione della Corte e dei circoli filoborbonici, assai sospettosi nei confronti di chi chiedeva riforme e auspicava liberalizzazioni. Molteplici sono stati gli incarichi di crescente rilievo affidatigli (venne chiamato, da ultimo, a reggere il ministero dell’Interno) nel corso degli anni. Certo, fu la moderata visione politica di cui Bianchini era portatore a renderlo ben accetto, ma l’ammirazione suscitata fra i contemporanei dalle sue opere – ammirazione tradottasi in riconoscimenti che numerosi gli vennero da accademie e istituti di cultura, italiani e stranieri – non mancò di contribuire a renderlo, per chi aveva, a vario titolo, responsabilità di governo, una risorsa da non mandar perduta'. Treccani Einaudi, 490
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