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Chi è il Cuore di Tenebra di questo romanzo coloniale? A mio avviso sicuramente lo spietato Michel che per emergere in un mondo di pigmei è disposto a salire, schiacciandolo, sulle spalle di chiunque.
Parte bene, poi rallenta, poi si arena per un centinaio e passa di pagine inutili, poi tedio fino alla fine. Si ha l'impressione che Simenon dovesse riempire per contratto un certo numero di cartelle. Ridotto di due terzi poteva anche essere un bel libro. Forse.
La prima parte del romanzo è molto più avvincente rispetto alla seconda; nel complesso un ottimo romanzo coloniale anche se devo dire che mi aspettavo qualcosina in più!
Recensioni
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Nella ricchissima produzione letteraria dell'indimenticabile creatore di Maigret, spiccano anche alcuni romanzi gialli che non hanno per protagonista il famoso commissario. Tra questi Il primogenito dei Ferchaux, romanzo tra i più intriganti e misteriosi di Georges Simenon. Scritto nel 1943 e ispirato a fatti realmente accaduti pochi anni prima, il libro ruota attorno alle figure di un commerciante senza scrupoli e del suo giovane e ambizioso segretario. Il primo, Dieudonné Ferchaux, dopo essere partito per l'Africa senza un soldo era tornato in Francia a capo di un vero e proprio impero economico, si era ritirato in Normandia ed era poi improvvisamente sparito nel nulla. Intorno alla sua ricchezza circolavano le voci più disparate: si diceva che avesse goduto di appoggi importanti negli ambienti coloniali, politici e finanziari e che dal suo ritiro di Normandia avesse disturbato con le sue rivelazioni la tranquillità di molti potenti. Era soprannominato il "Satrapo dell'Ubanghi" e pare che una volta avesse ucciso con un candelotto di dinamite tre portatori neri che minacciavano di abbandonarlo. Altrettanto equivoca appare la figura di Michel Maudet, il giovane spiantato che, in veste di assistente di Dieudonné, lo segue nei sui traffici da Caen a Dunquerque e da Tenerife a Panama, dove la vicenda avrà il suo tragico epilogo. Tra i due personaggi si instaura subito una segreta e inquietante complicità, un legame che trae alimento dal lato oscuro del loro carattere e che finirà per travolgerli in un duello senza tregua. Il complicato rapporto tra Dieudonné Ferchaux e Michel Maudet costituisce il fulcro attorno a cui ruota la trama magistralmente costruita da Simenon, a conferma della propensione dell'autore per l'indagine dei segreti dell'animo umano.
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