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Tre cadaveri di donna pietrificati. La Milano manzoniana del Seicento precipita nel terrore.
«"La prigione della monaca senza volto" ha il merito di inchiodare il lettore alla pagina senza sforzi, è una macchina del tempo ideale: comoda oltre che esatta» – la Repubblica
Anno del Signore 1625. A Roma governa Urbano VIII, Milano è sotto il dominio spagnolo. Girolamo Svampa, sempre piú deciso a chiudere i conti con il suo nemico mortale, Gabriele da Saluzzo, viene coinvolto nell'indagine piú pericolosa della sua vita. Il rapimento di una benedettina, figlia del fedele bravo Cagnolo Alfieri, lo porta nella città ambrosiana, dove si imbatte in due enigmi. Il primo riguarda il cadavere pietrificato di una religiosa. Il secondo una monaca murata in una cripta per aver commesso crimini innominabili: suor Virginia de Leyva, la celebre Monaca di Monza. Quest'ultima sembra informata su particolari che potrebbero svelare il mistero della pietrificazione, e inizia a esercitare sull'inquisitore un pericoloso ascendente. Vittima dopo vittima, incalzato dal cardinale Federigo Borromeo – e aiutato da Cagnolo, dall'enciclopedico padre Capiferro, ma soprattutto dalla bella e audace Margherita Basile – lo Svampa scoprirà che il segreto della trasmutazione in pietra risale alle avventure occorse a un pellegrino in Egitto. E ritroverà sulla sua strada un rivale abilissimo che potrebbe risultare impossibile da sconfiggere.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Ho letto diversi romanzi di Simoni e debbo dire che il suo modo di scrivere è davvero coinvolgente. Anche in questo la storia è ben costruita, ed i personaggi fanno da sfondo ad un periodo storico molto interessante. Forse non è proprio all'altezza dei precedenti, ma sicuramente, si legge tutto d'un fiato. Ho apprezzato molto l'uso di parole, ormai, dimenticate, come nartece, palandra ecc. Da leggere,
A me non è piaciuto questo romanzo e sono arrivata a poco più di metà senza completarlo
Mi piace molto Marcello Simoni. Ho adorato "L'abbazia dei cento peccati", "L'abbazia dei cento delitti" e "La selva degli impiccati". Purtroppo questo romanzo l'ho trovato molto pasticciato, forse troppa carne al fuoco che ha portato a un finale tanto frettoloso che mi ha lasciato con l'amaro in bocca. Peccato.
Recensioni
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