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Insieme arrabbiato, elegiaco e ruvido, "Prendete mia suocera" è un romanzo sull'amore, amore per le donne, per la letteratura, per le risate...
«Si ride tanto e solo alla fine si scopre che questo gran romanzo è una storia d'amore come non se ne scrivono più, come non se ne leggono più» - Antonio D'orrico, Sette
Lo scrittore Guy Ableman vive in balìa della moglie Vanessa, una donna bellissima, rossa di capelli, molto diversa da lui, sempre nervosa e facilmente irritabile. Il problema è che Guy non è meno in balìa dell'affascinante suocera, Poppy. Più due sorelle che madre e figlia, si muovono sempre in coppia, una presenza sconvolgente che distrugge la pace mentale di Guy, alimentando in lui le più selvagge fantasie ma allo stesso tempo rendendogli impossibile concentrarsi abbastanza a lungo da scriverle. Diviso tra disillusione personale e disperazione universale, Guy si chiede se non sia venuto il momento di portare il suo amore per Poppy a un altro livello. La narrativa può essere morta, ma l'amore no. E proprio a partire da quest'amore immagina di creare un altro grande libro.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Una trama che non decolla mai, inconsistente che stanca il lettore. Mi dispiace perché l'autore ha un bello stile, ma se non si ha niente da raccontare, anche una scrittura piacevole può diventare noiosa. Sconsiglio.
Pura pornografia voyeuristica. Arrivato all'episodio della zoologa che procura manualmente eiaculazioni alle tigri maschio nello zoo di Chester( e non agli scimpanzé perché non gradiscono) ho smesso di leggere!
Recensioni
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