Il libro propone una lettura della povertà presentando un’analisi dei cambiamenti del fenomeno e analizzando il modo in cui Caritas legge e affronta i processi di impoverimento in cui sono coinvolte le persone che chiedono supporto nei centri d’ascolto. Oggi il fenomeno della povertà è diventato complesso, da un lato, per effetto del cronicizzarsi di povertà già gravi e, dall’altro lato, per l’emergere di nuove forme di povertà. Nella diversità degli fattori di impoverimento esiste un comune denominatore nel fatto che molto spesso si tratta di situazioni di povertà che si nascondono nelle pieghe della vita quotidiana delle persone, celandosi sotto forma di normali difficoltà ritenute episodiche e quasi fisiologie in un percorso biografico, ma che nel tempo perdono la connotazione “occasionale” e si radicano nella vita degli individui provocando pericolose derive biografiche. Nelle dinamiche di diffusione della povertà, le analisi di Caritas, sviluppatesi negli anni sia a livello nazionale sia a livello locale, sono centrali per dare una lettura attenta alle determinanti e ai cambiamenti dei processi di impoverimento. In Italia, infatti, le dinamiche del fenomeno assumono tendenze territoriali differenti: gli studi e le ricerche Caritas hanno contribuito ad analizzarle, definendone la pervasività e le peculiarità territoriali. È sembrato fondamentale, all’interno del testo, analizzare la specificità del mondo Caritas a partire dalle due principali componenti che lo caratterizzano. La prima componente riguarda la lettura del fenomeno della povertà che si realizza grazie alla diffusione capillare dei centri d’ascolto Caritas in Italia, elemento che permette di porre la giusta e doverosa attenzione alla dimensione territoriale, essenziale per conoscere il fenomeno della povertà in relazione alle dinamiche che ne determinano i cambiamenti e, nello stesso tempo, di cogliere alcune micro-tendenze molto spesso predittive dei mutamenti del fenomeno. Un’altra componente riguarda la possibilità di Caritas di ascoltare le persone, di sostenerle e accompagnarle nel percorso di riappropriazione della propria autonomia e identità, attraverso l’ascolto empatico che i volontari mettono in atto quotidianamente, trasformando il semplice intervento in un modello di conoscenza e di incontro che chiamiamo “approccio” Caritas. Un approccio che pone al centro la persona con le sue risorse e potenzialità, entra nel cuore dei problemi, e permette di creare connessioni sociali che abbiano una funzione di supporto alle situazioni di difficoltà individuale e anche sociale.
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