L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Questo libro cerca di offrire una prospettiva inedita sul processo di soggettivazione umano concepito come risultato dell’attività comparativa tra gli individui, da cui dipendono anche l’attività di misurazione della natura e la produzione delle forme ideali (cioè la scienza e la stessa filosofia): se l’uomo è l’animale che (si) confronta, la comparazione intraspecifica costituisce la condotta relazionale attraverso cui emerge la nostra psichicità differenziata e si costruisce la realtà sociale, elaborando il confronto in forme sempre più stratificate e complesse. Dopo aver chiarito cosa intende con ‘sociologia filosofica’ e in cosa consiste la peculiarità del suo sguardo, l’autrice prova ad esercitare il potere della comparazione, ossia ad applicare ironicamente alla nostra cultura il quadro concettuale proposto nel primo capitolo. Il gioco si svolge in due tempi o livelli: nel primo, che è anche il più semplice, le tracce del confronto tra superiori e inferiori vengono rinvenute in alcuni termini o luoghi esemplari del pensiero occidentale; la complessità aumenta nel secondo, dove si analizzano i processi di costruzione sociale dell’identità utilizzando in modo eterodosso la semiologia, l’antropologia e, ovviamente, la sociologia. Lo scopo è quello di ricaricare ‘a martello’ la genealogia nietzscheana: un gioco politico, più che teorico, concepito come premessa e promessa di emancipazione da ciò che Foucault chiamava ‘potere pastorale’ – il quale nasconde, oggi come ieri, una (presunta) forma di superiorità comparativa.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore