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Il volume è il primo di una serie di cinque, realizzati con il patrocinio delle Poste italiane. Qui sono raccolti, oltre alla sintesi conclusiva di Valerio Castronovo, tre saggi redatti dai curatori dei successivi volumi, finalizzati a offrire un primo profilo d'insieme: Giovanni Paoloni sugli anni dall'Unità al periodo giolittiano, Andrea Giuntini sul periodo tra le due guerre e Gianfranco Petrillo sugli anni dal 1945 ai giorni nostri. La storia delle Poste italiane, quale emerge dal volume, appare segnata dall'alternarsi di periodi di elevato rendimento e di buoni risultati di bilancio a lunghe fasi di scadimento nei servizi e di perdite finanziarie. Una storia di luci e ombre, dove le luci sembrerebbero concentrarsi soprattutto nei primi decenni del periodo postunitario e in occasione della realizzazione dei principali piani di riforma, l'ultimo dei quali, avviatosi alla fine degli anni ottanta e in procinto di concludersi con l'ingresso in borsa, ha cambiato in misura irreversibile il volto delle poste italiane. Ciclico appare poi, in ogni nuova fase dello sviluppo del paese, il riaprirsi di alcune dirimenti scelte di fondo (pubblico o privato, modello industriale o modello amministrativo, aumento degli organici o investimenti in nuove tecnologie), per le quali evidentemente i governi e le dirigenze amministrative non sono mai riuscite a trovare una soluzione valida nel lungo periodo. Non mancano dunque gli spunti critici e problematici nei saggi qui raccolti, né fa difetto l'ampiezza e la ricchezza della documentazione utilizzata. Sarebbe perciò sbagliato considerare questa storia delle Poste italiane un'opera d'occasione e celebrativa. Per poter valutare la validità e la completezza degli approcci utilizzati o le eventuali lacune dell'opera, insomma per cogliere appieno pregi e limiti, sarà necessario però attendere i successivi volumi.
Alessio Gagliardi
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