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Passano le stagioni, gli anni, le mode, ma chi ha la stoffa regala sempre emozioni impagabili. Un disco che unisce percorsi ed esperienze diverse che si amalgamano bene e generano una magia.
Mi sono avvicinata a questa nuova uscita con qualche dubbio, poiché non posso dire di apprezzare appieno la musica dei Queens of the Stone Age ed un primo assaggio di "Gardenia" non mi aveva entusiasmato. Poi, viste le diverse recensioni positive, ho acquistato l'album. Avrei preferito un disco di Iggy con gli Stooges. Tuttavia, è evidente che l'artista ha voluto dare dei colori nuovi alla sua musica, raggiungendo questo suo obiettivo con successo. Iggy con la sua nuova formazione ci danno alla fine un disco molto diverso da "Ready to Die", "Skull Ring" o ancora "Beat Em Up". Le tre stelle del mio apprezzamento riflettono più lo scarso piacere che mi dà l'ascolto dell'album, che non un "personale" giudizio sul valore della sua musica.
Gran prodotto, chitarre sporche e penetranti - un disco senza tempo di un vecchietto e sopravvissuto del rock - La collaborazione con il leader dei Queens of the stone age Home mi strappa un grande applauso e un rimpianto - che non ci fosse David Bowie al suo posto. 9 tracce di cui le prime cinque da olimpo del rock - si passa poi a Vulture che è meno in linea con il resto del disco a livello sonorità e la avrei vista meglio inserita in altri dischi, precedenti di Pop (un modo carino per dire che è orribile). C'è spazio anche per delle interessanti divagazioni sonore tra cui il cambio velocità e registro in German Boys - sprazzi di tex mex in Chocolate drops. Una chiusura sontuosa con Paraguay e una birra gelata decretano Post pop depression come il migliore disco di Iggy dai tempi di Lust of life e The Idiot. se amate la musica senza orpelli, senza tempo, questo disco fa per voi.... Pure a prezzo!!
Recensioni
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