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 Possiamo salvare il mondo, prima di cena. Perché il clima siamo noi -  Jonathan Safran Foer - copertina
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Possiamo salvare il mondo, prima di cena. Perché il clima siamo noi
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 Possiamo salvare il mondo, prima di cena. Perché il clima siamo noi -  Jonathan Safran Foer - copertina

Descrizione


In questo libro Jonathan Safran Foer mette in campo tutte le sue risorse di scrittore per raccontare, con straordinario impatto emotivo, la crisi climatica che è anche «crisi della nostra capacità di credere», mescolando in modo originalissimo storie di famiglia, ricordi personali, episodi biblici, dati scientifici rigorosi e suggestioni futuristiche.

«Foer ha un messaggio vitale. Che trasmette con ottima letteratura»Franco Marcoaldi, D - la Repubblica

«Il messaggio di Foer è al tempo stesso commovente e doloroso, scoraggiante e ottimistico, e costringerà i lettori a rivedere il proprio impegno nel combattere la più grande crisi che l'umanità abbia mai dovuto affrontare»Publishers Weekly

Qualcuno si ostina a liquidare i cambiamenti climatici come fake news, ma la gran parte di noi è ben consapevole che se non modifichiamo radicalmente le nostre abitudini l'umanità andrà incontro al rischio dell'estinzione di massa. Lo sappiamo, eppure non riusciamo a crederci. E di conseguenza non riusciamo ad agire. Il problema è che l'emergenza ambientale non è una storia facile da raccontare e, soprattutto, non è una buona storia: non spaventa, non affascina, non coinvolge abbastanza da indurci a cambiare la nostra vita. Per questo rimaniamo indifferenti, o paralizzati: la stessa reazione che suscitò Jan Karski, il «testimone inascoltato», quando cercò di svelare l'orrore dell'Olocausto e non fu creduto. In tempo di guerra, veniva chiesto ai cittadini di contribuire allo sforzo bellico: ma qual è il confine tra rinuncia e sacrificio, quando in gioco c'è la nostra sopravvivenza, o la sopravvivenza dei nostri figli? E quali sono le rinunce necessarie, adesso, per salvare un mondo ormai trasformato in una immensa fattoria a cielo aperto? Nel suo nuovo libro, Jonathan Safran Foer mette in campo tutte le sue risorse di scrittore per raccontare, con straordinario impatto emotivo, la crisi climatica che è anche «crisi della nostra capacità di credere», mescolando in modo originalissimo storie di famiglia, ricordi personali, episodi biblici, dati scientifici rigorosi e suggestioni futuristiche. Un libro che parte dalla volontà di «convincere degli sconosciuti a fare qualcosa» e termina con un messaggio rivolto ai figli, ai quali ciascun genitore – non solo a parole, ma con le proprie scelte – spera di riuscire a insegnare «la differenza tra correre verso la morte, correre per sfuggire alla morte e correre verso la vita».

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Dettagli

TEA
2024
Tascabile
28 maggio 2024
320 p., Brossura
2000000124025

Conosci l'autore

Jonathan Safran Foer

1977, Washington

Nato a Washington, Jonathan Safran Foer è un narratore statunitense. Nel 1999 si è recato in Ucraina per condurre ricerche sulla vita del nonno ebreo. Da quel viaggio è nato Ogni cosa è illuminata (2002), romanzo rappresentativo, tra humour e disincanto, del muto dolore di tante storie di emigrazione, vincitore del National Jewish Book Award e del Guardian First Book Award. Un altro dramma sommesso della memoria è Molto forte, incredibilmente vicino (2005), divagazione di un ragazzo alle prese, tra foto di famiglia e altre reliquie, col ricordo del padre, vittima dell’attacco alle Torri Gemelle. Nel saggio Se niente importa. Perché mangiamo gli animali? (2009) ha raccontato le motivazioni della propria scelta vegetariana. Da entrambi i romanzi...

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