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Le poesie - Attilio Bertolucci - copertina
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Le poesie - Attilio Bertolucci - copertina
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Descrizione


Questo volume documenta tutta l'attività poetica di Attilio Bertolucci anteriore alla "Camera da letto". Già la prima raccolta, "Sirio", attesta la nascita di una voce inconfondibilmente diversa rispetto ai modi tipici del nostro Novecento: una voce ricca di joie de vivre e di ironia, di colori fantastici e naturali. Ma è con "Fuochi in novembre" - dolce, estrosa e sognante raccolta di pastelli, disegni e invenzioni - che si afferma sulla scena italiana, grazie a un memorabile intervento di Montale, come una delle più autentiche alternative al corso principale della nostra poesia.
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Dettagli

2
1998
Tascabile
27 marzo 1998
528 p., Brossura
9788811668916

Valutazioni e recensioni

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Anna
Recensioni: 3/5

Come tutte le raccolte, anche questa antologia alterna risultati non sempre esaltanti, a fianco di alcune rare, pregevoli perle, di poco comune sensibilità e acume poetico.

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Recensioni

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Voce della critica


scheda di Bardi, M., L'Indice 1991, n. 3

Il volume, che documenta l'attività poetica del poeta emiliano anteriore alla raccolta "La camera da letto" (1984-88), consente di seguire nelle sue varie fasi la ricerca di quella che - con una formula tradizionale e non del tutto chiara - potrebbe definirsi "la sua personale dimensione". In "Sirio" non si possono non cogliere le evidenti ascendenze pascoliane, ma sullo sfondo di soggetti rustici e di paesaggi nebbiosi ricorre la presenza inquietante e severa di angeli "invisibili e gravi", "fermi a mezz'aria" con i capelli al vento e gli occhi neri. Con il senso di mistero connesso a queste figure sovrannaturali si insinua nei versi del poeta il sentimento del consumarsi progressivo e irrimediabile della vita ("Come un ruscello è mia vita, e continuamente si disperde. / Un giorno / sarà tutto disperso"). La ricerca di un linguaggio aulico e l'attenzione all'esperienza poetica di Montale, Ungaretti e Saba (e dei poeti stranieri, da Hardy e Frost, da Pound a Edward Thomas, Marianne Moore e Frénaud, di cui si possono leggere in appendice le numerose traduzioni e imitazioni) si associano fin dalle prime raccolte a un'idea tradizionale della figura e del ruolo del poeta: "Sarà il nero poeta malinconico, / che tutti gli astri silenzioso aduna / per la festa funebre dell'onore". Per il suo quotidiano esercizio il poeta ha scelto (ce ne accorgiamo leggendo i versi della maturità de "La capanna indiana" e "In un tempo incerto") un numero limitato di oggetti e di temi che fanno riferimento al mondo circoscritto della casa e della natura, visti ora con sottile ironia, ora con affetto, malinconia e nostalgia. Progressivamente ci si rende conto però (soprattutto leggendo i versi di "Viaggio d'inverno", che segnano una svolta decisiva nell'attività del poeta, anche dal punto di vista dello stile e del linguaggio) che nell'universo noto delle case e dei campi, dei fiori e degli affetti familiari Bertolucci prova le sensazioni forti, di inquietudine e paura, di un viaggiatore instancabile. Con lo stesso occhio di precoce nostalgia con cui guardava il paesaggio noto della sua terra ora il poeta guarda sé stesso e la propria vita: prevale su ogni cosa il senso tragico dell'esclusione e della separazione dal mondo. I figli sono "stanchi di attendere", l'amore è "inutilizzabile ai confini dell'inverno" e il "poeta dubita avviandosi che lo si riconosca ed onori".

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Conosci l'autore

Attilio Bertolucci

1911, San Lazzaro, Parma

18 novembre 1911 - 14 giugno 2000Esordì giovanissimo con Sirio (1929) e Fuochi in Novembre (1934), in cui, dietro un tono ironico e giocoso, traspare già l’inquietudine che caratterizza l’opera matura. La sua poesia, lontana dalle forme ermetiche, intima e personale, è fedele a un numero ristretto di temi e immagini: l’infanzia, la casa e la famiglia, il paesaggio emiliano, il tempo, la malattia, la morte. Nel 1951 uscì La capanna indiana (premio Viareggio), poemetto «impressionista» dalla trama esile, giocato sul colore, la luce, le atmosfere rarefatte rese con raffinato gusto pittorico. Nel suo capolavoro, Viaggio d’inverno (1971), la poesia è chiamata ad addolcire l’ansia quasi ossessiva, la percezione dolorosa...

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