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1 ottobre 1999
96 p.
9788871525556

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Q.Z
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Canto spirituale

"Ho mangiato, ho mangiato troppo. Ho mangiato per fare come gli altri, perché ero invitato, perché ero nel mondo ed il mondo non mi avrebbe compreso; e stentavo a mandar giù ogni portata, ogni boccone". Così il prete belga, Michel Quoist, dà il La per denunciare: fame nel mondo, mancata solidarietà fattiva dell'Occidente, ricco e indifferente, sfruttamento intensivo delle risorse disponibili nel Terzo Mondo; ne consegue la richiesta di un'equa distribuzione dei beni primari così come il Vangelo impetra ai cuori dei fratelli più fortunati. Toccante, al di là di ogni confessione religiosa o credo politico, il tentativo di risvegliare le coscienze intorpidite di coloro i quali sazi materialmente soffrono il vuoto di una fame interiore, colmabile, si auspica, con atti concreti di carità. Sapienza di un salmo, poeticità di un canto spirituale.

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Q.Z
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"Ho mangiato troppo"

"Ho mangiato, ho mangiato troppo. Ho mangiato per fare come gli altri, perché ero invitato, perché ero nel mondo ed il mondo non mi avrebbe compreso; e stentavo a mandar giù ogni portata, ogni boccone". Così il prete belga, Michel Quoist, dà il La per denunciare: fame nel mondo, mancata solidarietà fattiva dell'Occidente, ricco e indifferente, sfruttamento intensivo delle risorse disponibili nel Terzo Mondo; ne consegue la richiesta di un'equa distribuzione dei beni primari così come il Vangelo impetra ai cuori dei fratelli più fortunati. Toccante, al di là di ogni confessione religiosa o credo politico, il tentativo di risvegliare le coscienze intorpidite di coloro i quali sazi materialmente soffrono il vuoto di una fame interiore, colmabile, si auspica, con atti concreti di carità. Sapienza di un salmo, poeticità di un canto spirituale.

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Michel Quoist

1918, Le Havre

Michel Quoist fu un presbitero e scrittore francese. Costretto a cominciare a lavorare come fattorino a dodici anni a causa della morte precoce di suo padre, appoggiò gli scioperi del 1936 e le rivendicazioni della classe operaia. Nel 1938 conobbe un sacerdote grazie al quale scoprì la vocazione cattolica: all’età di diciott'anni entrò così in seminario.Prima di venir ordinato sacerdote, una grave malattia lo portò quasi a perdere la vista che riacquisì in condizioni sconosciute. Continuò gli studi in scienze sociali e politiche nell'Istituto Cattolico di Parigi, dove conseguì il dottorato. Scrisse libri di meditazione e spiritualità.

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