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Salito al soglio pontificio il 12 marzo 1939 col nome di Pio XII, fu Eugenio Pacelli a guidare la Chiesa nei terribili anni della Seconda guerra mondiale. A conflitto finito, politici e personalità influenti del mondo ebraico ne elogiarono l'operato durante l'occupazione nazista. Di lì a poco, però, la stampa sovietica e la celebre pièce teatrale Il vicario insinuarono la cosiddetta "accusa del Silenzio", che voleva Pio XII omertoso sull'orrore dei campi di concentramento e in buona sostanza complice dei nazisti. Dove sta la verità? Cosa sapeva davvero delle atrocità commesse durante la guerra? Quanto erano fondate le ricostruzioni sullo scambio epistolare tra lui e Roosevelt per prevenire l'escalation della guerra, sulle reti segrete per la fuga dei perseguitati, sui battesimi improvvisati per salvare migliaia di ebrei dalla deportazione? Da allora le discussioni su Pio XII tornano ciclicamente a infiammarsi. Così, deciso a fare chiarezza sul suo predecessore, papa Francesco ha da poco desecretato i documenti del periodo. Johan Ickx, storico e archivista della Santa Sede, si affida alle testimonianze documentali per ricostruire le vicende che videro protagonisti Pacelli e i suoi collaboratori – il celebre Bureau – dipingendo una serie di ritratti tanto vividi quanto accurati. Aiutando così a fare luce su uno dei grandi misteri irrisolti della Seconda guerra mondiale.
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Prima o poi la verità viene a galla, se si ha la pazienza di aspettare l'apertura delle stanze segrete. Ora si attende un albero di Ulivo allo Yad Vashem anche per Eugenio Pacelli. Detto questo è un saggio, non pensiate che sia di facile lettura come topolino.
prima opera frutto della recente apertura degli archivi vaticani, Ickx fa un eccellente uso delle fonti, forzandole però forse in un discorso precostituito.Angelo
Avendo a disposizione gli archivi, esce finalmente una versione aggiornata e, si spera, veritiera del comportamento di Pio XII durante la guerra, in particolare nel rapporto con gli ebrei e le violenze naziste. Ne esce un ritratto fortemente variato rispetto alla vulgata comune che descrive l'atteggiamento del Papa come infingardo, da quel 1963 quando uscì un'opera drammaturgica che accusava il papa. Oltre al papa vengono alla luce le iniziative benefiche di diversi monsignori di Curia, a cominciare dal segretario di Stato e da una serie di minutanti che poi fecero anche carriera all'interno della diplomazia vaticana.
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