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Pindaro poeta greco tradotto in Verso Toscano et dichiarato da Alessandro Adimari. - Pindaro - copertina
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Pindaro poeta greco tradotto in Verso Toscano et dichiarato da Alessandro Adimari.
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Descrizione


Cm. 27, pp. (20) 748 (64). Bell'antiporta figurata con le armi Barberini (postposta), frontespizio in rosso e nero con marca tipografica (ripetuta al colophon). Nel testo sono inoltre presenti 19 figure incise riguardanti gli antichi giochi olimpici. Soli
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Dettagli

1631
(20) 748 (64) p.
  • Prodotto usato
  • Condizioni: Usato - In buone condizioni
2560222089767

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(Cinocefale, Tebe, 518 - Argo 438 a.C.) poeta greco. Nacque da nobile famiglia. Dopo un periodo passato a Tebe si trasferì ad Atene, dove ebbe come maestri Apollodoro, Agatocle e Laso d’Ermione. Del 498 è il primo componimento datato, la X Pitica per Ippocle di Tessaglia. Durante le guerre persiane mantenne un atteggiamento distaccato, quasi indifferente, ma più tardi cantò Atene come «baluardo della Grecia». Fu in Sicilia alla corte di Gerone di Siracusa insieme a Bacchilide (con il quale, nel 476, celebrò la vittoria olimpica di Gerone). Scarse sono le notizie sugli anni successivi: l’unica data sicura è il 446 (VIII Pitica per un atleta di Egina). Si tramanda che Alessandro Magno, quando nel 336 distrusse Tebe, volle risparmiata la sua casa.P. trattò tutte le forme della lirica corale:...

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