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1988
4 marzo 1988
107 p.
9788833904245

Voce della critica


scheda di Mancinelli, L., L'Indice 1989, n. 1

Più che un racconto è una affabulazione ininterrotta in cui si sfiorano molti racconti, si allude a problemi capitali dell'esistenza, si proiettano in un fantascientifico mondo interplanetario vicende della vita quotidiana. Un instancabile narratore, che si rivolge a un fittizio interlocutore - in realtà a noi che leggiamo - passeggiando per Firenze prende a raccontare una storia d'amore, quella della Picta, la donna che un pittore ama e ritrae in una serie di dipinti che non riescono mai a catturare l'inafferrabile essenza della donna e del fascino che esercita sull' uomo. Poi il discorso svaria allontanandosi sempre più da un realistico tema iniziale: si parla di un prevalere del mondo arabo sull'Occidente, si accenna a una guerra delle grandi potenze contro l'Europa, città e luoghi sfumano sempre più nell'inverosimile, torna una storia d'amore, appena allusa, per una donna chiamata Cloto, che è anche troppo evidentemente il nome di una delle tre Parche. Dalla storia della Picta sono passate centinaia di anni, siamo nel tremila, in un mondo astrale, e il narratore continua a parlare dei problemi della vita e della morte, mentre il tono oscilla tra una liricità che attinge la poesia e un insistito gergo di barriera. Si resta sconcertati: non si è forse voluto dire troppo in così poche pagine?

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