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In genere non leggo libri di "true crime", soprattutto se coinvolgono bambini. Lo trovo irrispettoso e insensibile. Questo non so perché l'ho comprato , forse non avevo capito che era una storia vera. Purtroppo vera lo è e terribile. Il libro è scritto bene e fa entrare nella mente della madre omicida e nei sentimenti conflittuali dei figli superstiti. Fa riflettere sulla labilità del confine psicologico tra normale/non normale e sulla convivenza in ciascuno di noi di bene e male.
Allucinante come una madre possa sparare a sangue freddo ai propri figli, in macchina, e andare a passo d'uomo verso il pronto soccorso aspettando che muoiano dissanguati, per essere quasi certa di non avere testimoni. Allucinante come i detective non riescano a incriminarla e arrestarla se non dopo mesi e mesi di ricerche di prove e dettagli, pur sapendo che era lei la colpevole. Allucinante il fatto che questa donna stava per averla vinta, e che i giornali l'hanno fatta passare per martire solo per avere uno scoop.
HO SENTITO QUESTA STORIA IN TV E HO GUARDATO UN DOCUMENTARIO SULLA VICENDA E NONOSTANTE IL LIBRO RIPORTI PIÙ DETTAGLI, LE PROVE FOTO DELLA VICENDA ANCORA STENTO A CREDERE CHE SIA VERAMENTE ACCADUTO! È TUTTO SURREALE, UN LIBRO MOLTO PESANTE, SCONSIGLIO A CHI È DEBOLE D STOMACO E D CUORE, L'AUTRICE È STATA BRAVISSIMA A RACCONTARE UNA VICENDA TANTO BRUTTA CON TANTA DELICATEZZA
Recensioni
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Ex poliziotta e attualmente consulente della Cia, Ann Rule è la più conosciuta ed apprezzata autrice americana di libri di true crime. Dopo il successo di Un estraneo al mio fianco, giunge anche in Italia un'altra delle storie "verità" che l'hanno resa famosa: una vicenda familiare tanto incredibile quanto reale, che non cessa di stupire. La scrittrice la racconta con assoluta maestria e uno straordinario acume psicologico, che si associano a una ricerca approfondita e a una dettagliata esposizione dei fatti.
La vicenda da cui nasce il libro risale all'inizio degli anni Ottanta e ha per protagonista una giovane donna dall'ambigua personalità, coinvolta in una misteriosa storia di passione e violenza. Diane Downs è la vittima innocente di un killer misterioso che ha voluto colpire i suoi tre figli o un'assassina dalla mente spietata? Se lo chiesero in molti dopo l'efferata sparatoria in cui morì la piccola Cheryl e rimasero gravemente feriti Danny e Christie. Se lo domanda anche Ann Rule che ricostruisce l'intera vicenda, guidando i lettori in un percorso coinvolgente che, partendo dal sanguinoso epilogo, esplora a ritroso l'infanzia e la giovinezza della Downs e parallelamente segue le fasi dell'indagine e del lungo processo a cui la donna fu sottoposta con l'accusa di infanticidio. Come in un romanzo giallo sempre sul filo della suspense, compaiono tutti gli elementi di un'intricatissima trama: i traumi causati dalla famiglia d'origine oppressiva; la turbolenta vita sentimentale scandita da relazioni burrascose come quella con Lew Lewinson, l'uomo di cui Diane si è perdutamente innamorata e che farebbe di tutto per riconquistare; la lunga, ostinata e paziente indagine dell'assistente procuratore distrettuale Fred Hugi, che lotta per proteggere i due bambini superstiti e trovare gli elementi sufficienti a far processare la madre per omicidio; la figura del misterioso «sconosciuto coi capelli spettinati» che avrebbe compiuto la strage; la continua, disperata proclamazione di innocenza
Un libro che si legge come un romanzo ma è ancora più agghiacciante di un thriller, perché non racconta sottili invenzioni letterarie: Ann Rule prende direttamente spunto dalla realtà.
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