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Anno edizione: 2005
Anno edizione: 2002
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Il precedente «Done With Mirrors» (Geffen, 1985), comeback della line-up originale degli “strangolatori di Boston”, già dominatrice dei Seventies d’Oltreatlantico, aveva infiammato l’entusiasmo della critica (miglior album dell’anno per «Kerrang!»), ma non aveva ricevuto un adeguato riscontro di vendite, che negli States si erano assestate sulle 350.000 copie circa. La label produttrice, tuttavia, non aveva fatto mancare il proprio supporto, venendo ampiamente ricompensata con questo «Permanent Vacation» che, pubblicato nell’agosto del 1988, si presenta sin dalle prime note come un’opera veramente consustanziale con l’essenza medesima del rock’n’roll americano. L’opener del platter è rappresentata da «Heart’s Done Time», traccia hard di grande energia, che dà spazio ad ambedue le soliste, mentre nella successiva «Magic Touch», è il lavoro incandescente di Perry a svettare sulla texture, opportunamente sostenuto da una linea tuonante di basso. Segue «Rag Doll», autentica hit delľalbum, in grado di coniugare, in maniera davvero inedita, la carica viscerale del puro rock col flavour, saturo di feeling, degli arrangiamenti della sezione fiatistica, impostati su sorprendenti registri di matrice jazz e dixie. Aspra e dinamica, la melodia di «Simoriah» risulta contrassegnata dalla vigorosa performance chitarristica di Joe “too Bad” Perry, mentre «Dude Looks Like a Lady» è un boogie irriverente e, al contempo, una sceneggiata volgare e sguaiata, in puro Aerosmith-style. «St. John» costituisce un ritorno alle radici rythm’n’blues, ed è immediatamente bissata da «Hangman Jury», caratterizzata da una intro bucolica e paludosa, in schietto stile Delta-Blues, e contrappunta dall’armonica di Mr. Tyler. Seguono: «Girls Keep Coming Apart», dove viene riproposto il dialogo fra l’axe-man e la sezione fiati; la ballad coreografica «Angel», il cui sensazionalismo orchestrale rievoca le atmosfere di «You See Me Crying»; la title-tarck; una cover beatlesiana e la strumentale «The Movie».
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