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Anno edizione: 2024
Anno edizione: 2024
Dall’autrice Premio Campiello Opera prima con Un buon posto dove stare, un romanzo dirompente che riavvolge il nastro della nostra vita, dal rumore assordante al silenzio, in un mondo che non smette di parlare.
«Ogni parola porta ad altre e altre e altre ancora, e ognuna di queste ti spezzerà il cuore, prima o poi.»
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Sì, una storia davvero attuale, dove domina l'atto gratuito. Perché la protagonista sceglie di non parlare? Nonostante le tante parole spese per descrivere questa situazione anomala non se ne capisce il motivo profondo, probabilmente perché non esiste. E' il tempo della superficialità dove tutto avviene a caso, per inerzia, per noia o perché tutti fanno così. Le scopate, le bevute sono il segno distintivo di una vita priva di ambizioni o desideri profondi, con una famiglia esemplare, amicizie superficiali, il web sempre a portata di mano. Tutto semplice e banale, ma l'atto che dovrebbe rompere questa superficialità e diventare significativo affonda esso stesso nella piattezza di un gesto fine a se stesso. Ci voleva un dramma vero che rompesse questa superficie banale, che so: una crisi vera dei genitori, un suicidio, una fuga, una morte, insomma "qualcosa"!!! Ma niente. Dunque in definitiva un libro poco interessante, nonostante la apparente stranezza della vicenda. Mi ha ricordato un poco i libri di Han Kang, dove situazioni apparentemente patologiche o bizzarramente estreme si risolvono in una monotonia senza ragione.
Un libro davvero interessante e stimolante per chi fosse curioso di scoprire uno sguardo nuovo e profondo sul come vivere nel 21esimo secolo.
Recensioni
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