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Perdersi a Londra - Charles Dickens - copertina
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Perdersi a Londra

Descrizione


Pochi conobbero e amarono Londra come Charles Dickens. In queste due prose autobiografìche il celebre scrittore vittoriano, anticipando le peregrinazioni di Baudelaire a Parigi, racconta la città da due diversi punti di vista: quello del bambino che si smarrisce nella zona di St. Giles, una delle più povere a quei tempi, e quella di un giovane che, per conciliare un sonno difficile, vaga senza una meta per tutta la notte annotando ogni dettaglio con la precisione di uno scienziato, o di un poeta.
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Dettagli

2008
4 marzo 2008
83 p., ill. , Brossura
9788862610308

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Federica
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Un bellissimo libriccino in cui il grande Dickens racconta tutto il suo amore per Londra. Nel primo articolo lo scrittore inglese riporta le sensazione di quando da piccolo si è perso per le strade della grande città, e meravigliato la scopriva via dopo via. Nel secondo invece ci viene riportata una riflessione fatta da Dickens mentre di notte cammina per Londra, e se di giorno le belle facciate ci raccontano una storia di successi e potenza, di notte si scopre il lato più oscuro e forse anche più veritiero della città. Le due facce di una stessa medaglia. Un volumetto sicuramente per chi è un completista di Dickens ma secondo me adatto anche ad un neofita.

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Roberta
Recensioni: 4/5

Una chicca per gli amanti di quest'autore. Londra,la citta' tanto amata da Dickens, viene descritta in una maniera originale. Nel primo racconto lo scrittore si rivede bambino e perdendosi nella metropoli inizia a girovagare senza meta. Nella descrizione della citta' c'e' la spensieratezza del fanciullo. Nel secondo un Dickens adulto torna ad esplorare la citta' descrivendola con ironicita' ma lasciando il posto anche all'emozione dell'uomo maturo. Il terzo racconto, che reputo, il piu' interessante, e'un piccolo saggio su Charles Dickens giornalista. Da leggere.

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Charles Dickens

1812, Portsmouth

Charles John Huffam Dickens è stato uno scrittore, giornalista e reporter di viaggio britannico. Nacque a Portsmouth nel 1812 ma si trasferì ben presto a Londra dove visse fino alla sua morte, nel 1870. I nonni paterni erano stati domestici presso famiglie della nobiltà; il nonno materno, colpevole di appropriazione indebita, s’era sottratto all’arresto con la fuga. Nel 1824 il padre, un modesto impiegato con gusti e abitudini superiori alle sue possibilità, fu rinchiuso per debiti nelle carceri londinesi di Marshalsea e il piccolo Charles, interrotti gli studi, venne messo a lavorare per sei mesi in una fabbrica di lucido per scarpe. Questa precoce esperienza di miseria, umiliazione e abbandono (anche dopo la scarcerazione del padre, la madre aveva...

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