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Perché la sofferenza. Il salutare incontro con la propria storia personale
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1991
144 p.
9788811599920

Valutazioni e recensioni

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pie(R)
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se hai un dente rovinato, devi togliertelo, non puoi pensare di curarlo lavandolo con lo spazzolino. se vuoi mettere mano alla tua sofferenza interiore, devi affrontarla, perché girarci intorno oppure negarla peggiora solo la situazione. ho scoperto questo libro tramite Alice Miller. Prima leggete la Miller, poi leggete Stettbacher. ci vuole coraggio, come ci vuole coraggio andare dal dentista e farsi togliere un dente. oppure tenetevi il dolore per tutta la vita. ci vuole altrettanto coraggio togliere questo libro dal commercio e non renderlo disponibile neanche come ebook, ma alla fine l'ho trovato in una sperduta biblioteca. usate il prestito interbibliotecario, perché non si trova nemmeno usato.

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Emiliano
Recensioni: 5/5

Questo libro mi ha cambiato la vita. La sofferenza viene descritta aldilà dei clichès cristiani per approdare a una visione prettamente nietzscheana della cosa: la sofferenza non è malessere SOLO spirituale ma anche del corpo. Personalmente le indicazioni fornite per il superamento dei traumi psichici le trovo troppo schematiche, da compitino da scuola elementare, ma se il lettore supererà il timore reverenziale nei confronti della parola scritta e si lascerà guidare dalle sensazioni del suo corpo gli si apriranno mondi sconosciuti. "Vogliamo diventare come siamo per vivere come ci piace" recita il motto della terapia; abbandonatevici, senza nevrosi, e ne trarrete indubbi vantaggi. Peccato che l'autore non abbia scritto altro.

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Vincenzo De Luca
Recensioni: 5/5

L'approdo a questo volume dopo la lettura di diversi lavori di Alice Miller mi ha fatto apprezzare ogni aspetto di questa opera. Chiamarlo manuale ritengo sia riduttivo, data l'enorme mole di lavoro che deve esserci stata alle sue spalle. Impressionante come con sistemi semplici si riescano ad ottenere risultati importanti; i danni che comporta la menzogna ed i benefici che dona la verità. Il linguaggio semplice ed immediato ne completa il profilo più che consigliabile. Ottimo sotto ogni aspetto.

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Voce della critica


scheda di Ronchi della Rocca, D., L'Indice 1992, n. 2

Manuale di fai da te di "Terapia Primaria" del guru di Alice Miller, J. Konrad Stettbacher. Tre ore di terapia al giorno, per 20-25 giorni, con l'aiuto di disegni, fotografie, registratore. E si può telefonare al terapeuta, nel caso non si faccia da sé ma ci sia un terapeuta, a qualsiasi ora del giorno e della notte. Certo se, nell'accostarsi a questo libro, il modello di riferimento rimane la psicoanalisi, non si potrà che notarne le gravi lacune teoriche, il pressapochismo metodologico, con un serpeggiante sospetto di sottile manipolazione. Ma anche se si cerca di leggerlo con mente aperta alla diversità delle possibili esperienze, ricordando che l'autore non intende fare della psicoanalisi, colpisce negativamente l'eccessivo determinismo, la schematicità del meccanismo causa-effetto, il tono - un po' obsoleto - di totale riduzionismo nella corrispondenza tra corpo e mente. Per Stettbacher non esistono angosce innate, la nascita è vista solo come evento di possibile eccitamento o possibile traumaticità, ma mai come fondamentale esperienza di separazione, n‚ vi è spazio per il ruolo della fantasia. Eppure c'è qualcosa di buono, di vero, in questo libro: l'autentica drammatica richiesta di rispetto per il bambino e per la sua vulnerabilità.

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