Per ultimo il cuore

Bellissimo, un romanzo indimenticabile. Una storia utopica che fa riflettere sul futuro e sui nostri comportamenti. Nulla è scontato ed ogni cosa ha un prezzo. Meraviglioso. Atwood si conferma una grande narratrice, con una capacità unica di dire sentimenti, persone con poche pennellate che riescono a dare mille sfumature a caratteri e situazioni. La distopia è il suo tema portante sviluppato con estrema maestria.

Arrivo in fondo e... la Atwood mi lascia stranita. È difficile per me esprimere un giudizio sui suoi libri, è come se sul momento non mi convincessero a pieno, ma poi ti rendi conto, con il passare dei giorni, che sono libri che rimangono impressi. Caratterizzato dal suo stile asciutto, con pochi dialoghi e 'impersonale' racconta una storia distopica ma assolutamente verosimile, in un futuro che potrebbe essere dietro l'angolo: una comunità creata apparentemente per aiutare le persone che per la crisi hanno perso il lavoro, ma che in realtà ha secondi fini agghiaccianti e in cui il prezzo del benessere è pagato con la libertà in tutti i sensi. Angosciante, imprevedibile, fin troppo credibile, Per ultimo il cuore è un libro che va letto, non cercando tanto una storia carica di azione o sentimento, ma una storia che scava nella tua anima e ti fa pensare, riflettere su come siamo manipolabili, come una scelta apparentemente giusta possa non esserlo, come il bene e il male possano diventare difficili da distinguere.

Grande romanzo della Atwood, con toni che richiamano Ishiguro. Una riflessione sulla libertà, sui limiti alla libertà, sulla volontà, sulla coscienza. Da leggere.