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Anno edizione: 2021
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Sicuramente, questo libro non fu e non è adatto a limitare gli eccessi di economia politica né a favorire maggior potere della politica economica e restava e resta negato a favorire la risoluzione di problemi dello stesso umano convivere, in Europa impellenti già durante la attività filosofica-politica di Karl Marx. Per tali ragioni si tratta di un pensiero che giunge da realtà culturale emarginata, inoltre l'impegno politico, da una parte ridotto consapevolmente ai margini, dall'altra per determinazione estrema inconsapevolmente in eccesso di poteri, non consentiva né a tutt'oggi consente e mai consentirebbe di realizzarsi secondo restanti proprie facoltà, le quali peraltro legate al rovesciamento e non negazione dell'assolutismo storico hegeliano che Hegel abbandonò notandone realtà di alienazione culturale e dalla quale ne uscì relativizzando perlomeno i risultati. Invece Marx, che aveva intrapreso politica fuori da questo èsito ed aveva costruito il proprio materialismo dall'assolutismo hegeliano, dedicandosi a studiare le alienazioni lavorative aveva per assunti anche elementi culturali alienati, in ciò non senza inganno od anche doppio e comunque senza mai eguagliare i risultati raggiunti già da altri socialisti nel descrivere vera alienazione lavorativa. Marx stesso non potette avvalersi di più che di un filosofema perché altro non aveva ed alla filosofia politica non recò mai di più ed anche senza chiarezza. La distrazione era accaduta per un rifiuto culturale in Hegel assente, circa il linguaggio psicologico dell'Occidente, di cui Marx odiava manifestazioni particolari inessenziali e del quale disconosceva intera necessità senza quindi avvedersi di cosa stesse odiando, se istanze vitali pure o se altro solamente. Inoltre il filosofema di Marx fu formulato secondo influenze determinanti di Engels, che nei propri studi si avvaleva di interpretazioni della scienza eterodotte ed antifilosofiche, di matrice positivista scientista. MAURO PASTORE
Il libro di Marx sembra scritto oggi, come commento alle manovre della finanza internazionale e del governo Monti. La traduzione è rigorosa e brillante, che restituisce la verve polemica di Marx e la sua capacità di analisi dei sistemi economici. Ma da leggere è anche la lunga introduzione di Fabio Bazzani, Un globale mercato d'immagini,un vero e proprio fuoco d'artificio, contro il dogmatismo soprattutto italiota della tradizione leninista-stalinista del PCI e contro l'antropologia alla moda della attuale sinistra nostrana. Insomma Marx viene letto senza pregiudizi, in chiave probabilmente anarchica o vicina al pensiero anarchico, comunque nel rigore stringente sell'aderenza al testo ma secondo una prospettiva di "oltrepassamento" rispetto agli attuali modelli del sapere e del sapere politico-sociale. Assolutamente da leggere!
Recensioni
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