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PEPA, eroina della storia, da canarino si copre di piume; è il baco che diventa farfalla, il fanciullo che diventa adolescente, l'io fra il noto e l'incognito. Pepa è lì pronta ad affrontare buffe vicissitudini, guidata sia dalla voce del fermo papà, uomo di poche parole, sia dalle ansie iperboliche della mamma che vorrebbe infonderle il concentrato di saggezza, un ricco sapere intriso di ansie ed incoraggiamenti, che invoglia e spaventa, invita alla libertà e alla prudenza. L'invisibile cordone ombelicale atavico spinge e ritrae, rimarca la dualità di chi ha conosciuto il dolce e l'amaro. Pepa è lì in bilico, spensierata, che svolazza fra salici e ciliegi. Nel suo colorato habitat, ignara, si prepara emozionata al grande salto. Basta una ghianda per darle più sicurezza. Si ingegna: possedere un'armatura dimezza la paura. Raccontataci con vivace musicalità, luminose illustrazioni e brillante narrativa ricca di minuziosi dettagli, arriviamo in fondo alla storia, senza pause, tutto d'un fiato. Sentiamo il cuore battere forte, siamo lì ad attendere l'atto di coraggio del pennuto e rivivere la geniale opportunità di provare noi stessi i brividi di quando ci si trova davanti ad un bivio. Narrataci con spiccata vitalità Pepa giunge davanti ai nostri occhi compiendo imprese formidabili, non senza aver prima sperimentato i capitomboli della vita quotidiana. Rotolando più e più volte, il nido è ormai alle spalle; davanti solo nuovi orizzonti da esplorare con grande coraggio.
Tante sono le paure che turbano i bambini, tra queste quella dell’ignoto spesso accompagnata dal timore di non riuscire a superare difficoltà e ostacoli che potrebbero presentarsi lungo il loro percorso di vita. È qui che entra in gioco il ruolo della famiglia e della scuola il cui compito, tra gli altri, è quello di promuovere l’autostima nei bambini e negli adolescenti, di renderli consapevoli delle proprie capacità e di affrontare con coraggio le difficoltà grandi e piccole con cui, prima o poi , dovranno fare i conti. Questa la morale di una deliziosa favola che vede protagonista una “ buffa passerotta tonda come una palla” che, tra paure, incertezze, scontri, vincerà la sua battaglia imparando a cavarsela da sola e a compiere il “ grande salto “,lasciando il nido e acquisendo l’ambita autonomia. Un libro da leggere e da ascoltare, ma anche da “gustare con gli occhi” per le bellissime immagini che corredano il testo.
Pepa affronta la vita con ingenuità, semplicità e coraggio, circondata da affetti e grandi maestri; scopre così verità che ciascuno di noi dovrebbe tenere ben a mente sempre, facendoci riflettere e facendoci scoprire il mondo incantato e il linguaggio universale della favola. Il libro può essere ascoltato e letto in un'edizione che va gustata nella sua particolare accuratezza.
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